Tornio fai da te

Per incominciare serve pressochè tutto quello che si scarta da una macchinina proslot: un semiasse anteriore, il motore con il suo assale e le sue boccole e la vetrinetta.
Per iniziare ho tolto l’adesivo a specchio dal parallelepipedo che c’è in un angolo del basamento e sulla stessa faccia ho tagliato una sezione rettangolare lunga più o meno 3 cm e alta 0,5 cm alla base della stessa faccia, centrata sulla lunghezza.
Ribaltando la scatola ho poi utilizzato l’interno del parallelepipedo per inserire la culla col motore e l’assale: ho montato tutto il gruppo motore, bronzine e assale facendo scorrere la corona in testa all’assale in modo da avere dalla parte del pignone il minor ingombro possibile.
Dall’altra parte ho inserito un cerchio NSR che ha i sei fori come disegno. Una volta assemblato il tutto ho incollato la culla all’interno del pozzetto con asse verticale e accoppiamento pignone-corona sul fondo del vano.
Anche la culla l’ho posizionata centrale in modo da avere il cerchio in corrispondenza dello scasso effettuato precedentemente.
Attenzione a posizionare la culla il più in basso possibile senza però appoggiarsi al fondo del pozzetto per evitare attriti deleteri per il funzionamento del tornio.
A questo punto ho preso un telaio di una Venturi (proprio quello perchè era l’unico ad essere libero da ‘impegni’ e poi perchè è corto), l’ho messo dentro alla vetrinetta trasparente e ho poi chiusa con il suo basamento. Tutto serve per incollare sulla vetrinetta un semiasse che andrà ad infilarsi nella sede del pick up per tenere ferma la macchina.
In pratica bisogna posizionare il telaio in modo che la sede della vite posteriore di fissaggio alla carrozzeria sia in linea con il centro dello scasso sul basamento. A questo punto ho montato una colonnina sul telaio avvitandola con la vite posteriore per arrivare allo stesso livello del cerchio che si trova nel pozzetto.
A questo punto bisogna inserire in uno dei fori che ci sono sul cerchio un perno; si collega il perno con l’estremo superiore della colonnina avvitata sul telaio con una biella che permetterà di trasformare il moto rotatorio del cerchio a quello alternato del posteriore del telaio.
Come ultima cosa ho incollato sul fondo della vetrinetta della cartavetro finissima.
Spero di essere stato abbastanza chiaro anche senza aver utilizzato disegni o foto.
Il problema principale è legato al regime di rotazione del motorino nel pozzetto che , anche se alimentato con solo 1,5 v risulta ancora essere troppo poco demoltiplicato.
Il motore sulla macchina lo alimento facendo uscire i fili dall’intaglio per il pick up che c’è nella scatola.
Anche se il tutto ha una precisione abbastanza approssimativa, il primo treno di gomme che ho lucidato sembra essere venuto molto bene.
Per ulteriori chiarimenti o suggerimenti aspetto solo che mi scriviate.
Ciao a tutti!

8 commenti su “Tornio fai da te

  1. Abbattiamo il muro di omertà?
    AHAHAHAHAHAHAHHH!!!!

    Peccato che non hai le foto….
    La cosa simile che ho io è meglio che non la pubblico perchè è veramente….. selvaggia e come minimo mi crocifiggono…..
    ma l’importante è il risultato!

    Bravo.

    Emilio

  2. Bravo Raffa, anche se una foto, o perlomeno un disegno, aiuterebbe chi fosse eventualmente intenzionato a copiarti l’idea.
    Personalmente c’e’ un particolare che vorrei tu mi chiarissi : nei “rodagomme lucidagomme” e’ fondamentale che le gomme poggino sulla carta vetrata (finissima) rimanendo non dico immerse ma comunque ben bagnate dall’olio.
    Dalla tua spiegazione non ho capito come hai risolto questo problema.

    Ciao, Gattaccio.

    …… PS: le gomme anteriori della tua GT40 sono pronte!!

  3. Ciao Jafar, complimenti per l’invenzione, però è vero… non riusciresti a pubblicare una foto?

    Ciao, Cico.

  4. Ecco le attese foto!La qualità non è ottima ma almeno renderanno più chiara la mia spiegazione!

    • Ok Raffa, ora ho capito anche dove metti l’olio.
      Ti suggerisco di fissare meglio la carta vetrata sul fondo di modo che le gomme poggino su una superficie assolutamente piana.
      Spesso i migliori risultati si ottengono lasciando girare le gomme anche per 12 ore (dipende dalla marca) per cui se la carta vetrata non e’ in piano ti ritrovi con le gomme coniche o comunque non piu’ perfettamente piane come dovrebbero essere.
      Per quanto riguarda il motorino che deve fornire il movimento laterale al telaio, credo che, ad oggi, la soluzione migliore sia quella che (su insegnamento del grande Rizzi di Soragna) anche io ho adottato e cioe’ usare il motore che normalmente viene montato all’interno dei forni come girarrosto.
      Io ho comprato uno di questi motori in un negozio di ricambi per elettrodomestici, lo ho pagato solo 6 Euro ed e’ perfetto. compie infatti solo 2 giri al minuto, ha una coppia spaventosa (per cui non riscalda anche se metti un po’ di peso sul telaio che lui dovra’ muovere) ma ha un unico inconveniente : funziona a 220Volt per cui, nell’assemblaggio del nostro/vostro “rodagomme lucidagomme” bisognera’ fare particolare attenzione ad isolarne i contatti per evitare pericolose scosse.

      Ciao e buon “rodagomme lucidagomme” a tutti,
      Gattaccio.

      • La cartavetro era fissata meglio ma quest’oggi ho dimenticato il tornio sulla macchina al sole e questo è stato il risultato!
        Non vedo l’ora di provare le nuove gomme!
        Ciao

  5. Complimenti Raffa!
    Figlioli, ho visto il tornio coni miei occhi e…….è semplicemente geniale! In oltre, cosa di notevole importanza, è quel genere di apparecchiatura che noi biellesi preferiamo! Cioè a costo zero, perchè si possono usare tutti i pezzi che solitamente scartiamo nella preparazione dei nostri bolidi.
    Ho potuto vedere anche il primo treno di gomme preparate con questo tornio, sono notevoli, adesso ci vuole il responso della pista, ma credo che sarà molto positivo!
    Bravo Raffa!!!
    Ciao
    Pol

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