Ho varcato il Rubicone

Ragazzi era una vita che non mi divertivo così tanto, la concentrazione era al massimo, dopo 5 minuti stavo sudando, ma non riuscivo a staccarmi dalla pista era come se fossi ipnotizzato da un missile arancio/verde che percorreva la pista alla velocità della luce.
Dopo il primo minuto di approccio prudente per trovare le staccate e soprattutto cercare di registrare i riflessi sulle prestazioni della macchina, tutto è venuto in automatico, le staccate PAUROSE, le accelerazioni da DRAGSTER, la tenuta da EFFETTO SUOLO, insomma una LIBIDINE.
Ma direte, con che macchina? La categoria + semplice del metallo, l’1/24 produzione light del C.I.
Eh già direte chissà per prepararla…. Non mi crederete ma la macchina che mi ha dato tutte queste sensazioni l’ho scoperta a Milano. Nel senso che NSR mi ha spedito un pacco c/o Tecnoslot con dentro un modello ready to run…che tutti possono acquistare ed avere, subito, un missile che dito permettendo ti consentirebbe di vincere. Infatti dopo 5 minuti ero nello stesso DECIMO, non secondo, ma DECIMO, dei migliori. Provate con la plastica a comprare una macchina, aprire la scatola e andare in pista….il distacco dai migliori lo misurereste con una clessidra… Insomma una serata di libidine pura. Se penso che devo prepararmi per il 18/05 per il DTM con il Ninco 1…..
Però in effetti devo fare una considerazione: le carrozze sono dei cessi… ma CHISSENEFREGA vanno talmente veloci che se anche la carrozza la dipingesse Michelangelo, non riusciresti certo a vedere i dettagli. A volte fai fatica a seguirla con lo sguardo, figuriamoci sec’è il tempo di vedere se è verniciata bene. ‘A metallari datevi una mossa, una sveglia, cercate di organizzarvi per farvi vedere. Il vs. slot è splendido, ma dovete apparire, non solo essere. Se su questo portale non si parla mai di metallo è colpa vs. Avete per le mani un giocattolo meraviglioso e non lo fate conoscere? Vergognatevi
Non potete tenerlo tutto per voi. E divertirvi solo voi. Non è giusto, anche gli altri devono sapere quanto si gode con un modello in metallo. Al nord quanti club hanno una pista in legno? Con che regolamento corrono? Quanti praticanti sono? Quando corrono nei loro clubs? Tutte cose che si devono DIRE. Comunque non preoccupatevi, adesso nel giro è entrato quello spaccamarroni di Giuffrida. Siete a posto. Le rogne incomincerete ad averle anche voi. Dovete organizzarvi, siete, credo, 4 gatti, possibile che non riusciate ad incontrarvi per trovare un punto di incontro su di un regolamento? Potreste usare quello ANSI. Possibile che non riusciate a fare 4/5 gare, una per club, ed organizzare in questa maniera un interregionale? Non ci credo. Se vi piace veramente questo slot dovete riuscirci. Superate eventuali divisioni, solo uniti otterrete dei risultati (wow! che belle parole). Non fatevi scoraggiare se i commercianti e i negozianti boicottano questo slot, il materiale si può sempre acquistare su internet o no?
Ciao e Arrivederci
Dario

37 commenti su “Ho varcato il Rubicone

  1. Avete capito perchè anche Tanuzzo è capace di vincere??????????????????

    Tutti possono vincere con i siluri campioni del mondo…

      • se per questo per fare slot io ho attraversato anche l’ oceano atlantico e quasi tutti i fiumi dell’ europa
        ed anche lo stretto di messina.

        e non basta
        easyslot

    • E anche questa volta è riuscito a dire che è campione del mondo. Non perde occasione per ricordarcelo. A me lo ha addirittura scritto sulla carrozza che ho usato a Milano….

    • AOOOOO! La dobbiamo finire con questo paragone ……..a soragna ti ho massacratooooo!
      Ricordati che a oggi, ho il record di giri in gara sulla pista Tecnoslot …… OK! Il telaio è tuo, ma anche le altre 20 sono tue e sono tutte uguali….azzo!
      L’anno scorso, all’interregionale sono arrivato 10° …. un pò di rispetto per uno che ha appena iniziato ….
      Peccato che non ci incontriamo quasi mai, ma alla gara di novembre partecipo anch’io e poi vediamo cosa sai fare ….. Nano di un Nano, Campione del Mondo dei Nani!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. Dario , cosa ti hanno fatto? non sapevo che Francesco fra oli misture varie additivi ecc. ecc. fra una manches e l’altra ti potesse anche ipnotizzare , cosa ti ha dato da fumare? roba forte eh?!!! grande , stò scherzando spero non mi fraintendete vero? buona serata a tutti a presto una mia visita in quel di Milano per una serata in compagnia.

    • Hai ragione, roba veramente forte!
      Pensa che dopo le prove, per riprendermi, ho dovuto farmi un paio di cicchetti di grappa al moscato che era una gioia per il palato!

      • E va bene!!! VOGLIO ANCH’IO QUELLA ROBA!!!!!!!
        Sono in astinenza da 13 anni ( nel ’90 ho abbandonato il metallo ) Spero di essere ancora in tempo per qualche sana …goduta.

          • mmmm….. commento pericoloso…. sarà meglio camminare raso ai muri…. Beppe la vanga potrebbe piacerti questo ambiente…

          • mmmm….. commento pericoloso…. sarà meglio camminare raso ai muri…. Beppe la vanga potrebbe piacerti questo ambiente…

        • Dai dillo che appena hai visto il mio modello a Soragna ti sei eccitato come non facevi da anni ……ormai…!

  3. fa piacere vedere un po’ di entusiasmo per il metallo,
    hai ragione quando dici che qui se ne parla poco: personalmente scrivo qualcosa ogni volta che ne ho l’occasione, ma come hai visto non ci sono grandi reazioni (sto ancora aspettando di vedere da qualche parte la classifica di Forlì, tanto per fare un esempio).

    Le piste al Nord: oltre a Tecnoslot, Verona, Trieste, Udine, Gorizia, Vicenza (che pare sia in vendita), Reggio Emilia, Forlì, Viareggio e scusate se ho dimenticato qualcuno.
    Brescia, purtroppo, dopo la scomparsa di Franco Gianotti, resterà solo un bel ricordo.

    Non per smorzare il tuo entusiasmo, però ti faccio notare che ti sei trovato tra le mani una macchina pronta e competitiva, una pista che immagino perfetta (conoscendo i personaggi), un buon pulsante e via… non sempre le cose sono così facili.

    Carrozzerie? basta mettersi d’accordo: ce ne sono di più belle, di molto più belle ed anche di incredibilmente belle, basta, appunto, cercare su Internet.

    ciao
    Lucio

  4. URGE assemblea più o meno straordinaria che riguardi solo il metallo ed i relativi adepti , per fare un check-up su tutto e pensare una buona volta a strategie , censimento piste e praticanti , indirizzi club , eccetera.
    Mi farò promotore con Montiglio & C. per organizzare la cosa.
    Anche quest’anno ci sarà “Slotlandia” e dobbiamo fare bella figura.
    Al più presto cercherò di far uscire un articolo in tal senso , in modo tale da sensibilizzare gli addetti ai lavori sul problema…
    Dariofranco e Lucio : grazie per le belle parole!
    Grazie anche ad Avanzini che non perde l’occasione di “caricarci” , anche se apparteniamo a due mondi (slottisticamente parlando , s’intende….) diversi . Ovviamente tutti i ragazzi di Soragna , a partire da te , sono i benvenuti qui a Milano per provare e , perchè no , per gareggiare.
    Sarete accolti come fratelli (la birra non manca mai….il resto è un dettaglio…) .
    Ma bisogna organizzarsi.
    Vi faremo sapere.

    • Caro Francesco, stà a vedere che si ri-scopre il metallo ……NESSUNO può essere più contento di me di questo.
      Per la cronaca senza tante riunioni, c’era già in ballo un triangolare fra Verona, R. Emilia e quello che doveva essere Forlì. Potremmo sostituire quest’ultimo defunto club con Milano.

      Non ci sono problemi di regolamenti perchè esistono già.
      Vedremo di cotanto entusiasmo cosa succederà per esempio alla gara di R.Emilia del 4 maggio con Produzione 1/32 – 1/24 ed Eurosport 1/32.

      Ci vediamo martedì della settimana prossima come d’accordo per gara / prove libere.
      Ciao
      Giovanni

  5. Ciao Dario, da un lato non posso che concordare con le tue parole sulle “emozioni” che sanno darti i modelli in metallo dall’altro il “problema” ha contorni vasti e molto indefiniti.
    Ho la fortuna di fare parte ci un club che ha a disposizione sia una pista in plastica che una pista in legno per modelli in metallo (credo che sia uno dei pochi in Italia con doppio impianto se non l’unico) ma dall’inizio dell’anno abbiamo disputato oltre una decina di gare sulla pista in plastica mentre su quella in legno i tre appuntamenti con i modelli in metallo sono andati a vuoto per mancanza del numero minimo dei partecipanti… e dire che storicamente il nostro è un club di “metallari”!.
    Tralasciando i problemi interni, la tua esperienza dimostra che non è difficile “entrare in possesso” di un modello valido, ma non dimenticare che la manutenzione è cosa diversa.
    Non dimenticare inoltre che, per esperienza diretta da spettatore, so che quanto descritto da Salvatore Noviello nel suo intervento “Voglio rinascere plasticaro” a proposito delle gare metallo non è fantasia ma uno descrizione, forse estrema, ma coerente dell’aria che tira nelle gare titolate di metallo.
    Se per primi gli interessati non si danno una “smossa” francamente la vedo difficile…

    Alla prossima
    Paolo

    • Mi viene semplice pensare: Invadiamo il loro mondo, noi plasticari, portiamo il ns. spirito di collaborazione che c’è ad ogni gara di club o interregionale, raddoppiamo il numero dei partecipanti alle gare metallo, insomma un’invasione pacifica del loro piccolo mondo antico. Quando quei pochi dinosauri solitari si vedranno circondati dai plasticari casinisti ed allegri o scapperanno oppure si adegueranno, ma noi avremo cambiato il loro ambiente da natura morta.
      La collaborazione tecnica, come credo tu sappia, nel mondo della plastica non è mai mancata, se le stesse persone facessero il metallo credi che diventerebbero anche loro “egoiste”? Non credo , anzi le prime volte, sono sicuro, si parlerebbe di tecnica dicendo sicuramente tante cazzate, ma di sicuro ci sarebbe un fiume d’informazioni disponibile a tutti. In questo senso NSR potrebbe essere un preciso punto di riferimento dell’ambiente, sia plastica che metallo. Lui ha potuto vedere entrambi i mondi e potrebbe essere il traghettatore dei plasticari nel metallo e contemporaneamente far capire ai metallari lo spirito della plastica. Senza dimenticare che comunque anche nella plastica, quando si tratta delle posizioni di vertice il gioco si fà duro, ma i piloti leaders dell’ambiente, come Avanzini, Santagati, Gasperini ecc. oppure tecnici preparati come il “MAESTRO” Paco o Balbo, non si sono mai negati a chicchessia. E questo che dobbiamo inculcare in quel mondo Jurassico, ma forse Guastamacchia ci può riuscire.
      Ciao Dario

  6. Se posso dire la mia, vorrei fare alcune considerazioni:
    -la prima, prettamente tecnica, è che mettere sù un impianto per la plastica è molto meno oneroso ed impegnativo di uno di metallo
    -nel metallo, che io ho frequentato fine ’70 / inizio ’80, ad oggi non c’è stata evoluzione sostanziale, dato che sei già al top di quello che la tecnologia può dare. Possono, quindi, mancare gli stimoli tecnici
    -nella plastica le novità si susseguono, non tanto come tecnologia quanto per l’estetica
    -l’estetica: i modelli del metallo, molto affascinanti come tecnologia, senza dubbio, da fermi, ma irreali ed invisibili, praticamente dei “talponi”, quando si muovono. Quelli in plastica indubbiamente più giocattolini, ma meno “ipnotizzanti”.
    -non ultimo, le spese di gestione differenti, che per un passatempo non sono poco.

    Alla maggior popolarità della plastica per quanto sopra, consegue che, statisticamente, gli appassionati competenti e disponibili siano, in valore assoluto, superiori, e che il loro atteggiamento aperto e disponibile influenzi il resto (anche se le teste di c…o non mancano mai….)

    In sostanza, se la situazione slottistica attuale (C.I. metallo 17 iscritti, garetta qualunque di plastica 50 iscritti) è quella che leggiamo, ci sarà un perchè e non sarà a caso.

    Per concludere, Dario, concordo con te sul divertimento indubbio del metallo, ma, se vogliamo parlare di diffusione dello slot, i numeri, spietatamente, parlano chiaro: la plastica è più popolare.

    Emilio

    • La differenza sta proprio qui: perchè?
      Non è forse solo una questione di buisness?
      Oppure : non ci siamo mai chiesti che differenza c’è tra l’hobbista ed il consumatore ?
      Non voglio dare giudizi affrettati , ma il discorso mi pare abbastanza chiaro.
      Uno dei motivi per cui la plastica (per la quale nutro il masimo rispetto…) è più diffusa del metallo , sta proprio nelle tue parole , che sono sacrosante.
      E’ più facile (anche e soprattutto commercialmente parlando!) gestire una avventura con la plastica , che non con il metallo!
      Lì c’è tuttto : sai dove andare a comprarti la pista , ci sono i listini , se vuoi per Natale ti compri tutto un “kit” che va bene per te e tuo figlio , se ti rompi i coglioni , al massimo hai buttato via un paio di carte da centomila (o tre/quattrocentomila , di lire).
      E , per favore , non mi parlate di carrozzerie brutte!
      E’ un po’ (troppo!) una scusa !
      Nel metallo non è così.
      Le emozioni si pagano care : non si trovano i partners per correre , non si sa come costruire una pista (NSR e Tecnoslot a parte….) , bisogna fare i conti con gente che , al 90% ti dice :”ma voi siete pazzi , chi ve lo fa fare?” , e via discorrendo…
      In poche parole : FATICA! (e tanta!)
      E’ l’avventura , che ahimè , si paga cara…
      Eppure , quando poi vengono a provare (giusto per provare un’emozione , ovviamente , perchè “lo slot serio è un’altra cosa”…) , ti prendono da parte e poi , sottovoce , ti dicono : “cazzo , che figata”.
      Io , dal 1975 , ho scelto di essere “hobbista” , e non “consumatore” , anche se so che c’è tanta gente che vive la plastica con lo stesso senso di avventura che c’era negli anni ’70 e ’80 in tutti e due i settori.
      Non è polemica , è scelta di vita.
      Per me è così , punto e basta .
      Ma dare ai “metallari” la colpa dell’insucceso della loro scelta , mi pare un po’ come sparare sulla Croce Rossa : è sadismo e basta .
      Tutti sappiamo che non è così , ed infierire , detto con sincerità , mi pare francamente poco giusto.

      Con affeto (spero al più presto di averti come ospite / concorrente) ,

      Francesco Guastamacchia
      (Tecnoslot Milano)

      • Concordo perfettamente.
        Anche se qualcuno mi era saltato in testa in una precedente (pacata) discussione, ritengo che il “vero” slot è con le macchine di metallo.
        La plastica è uno slot-modellismo che cerca di replicare lo spirito competitivo e tecnologico dello slot. Di fatto, però, essendo meno impegnativo è per sua natura più diffondibile.
        A presto (se passi da La Spezia) fammi un fischio.
        Emilio

      • P.s.: tutto questo non è certo colpa degli slottisti (che sicuramente sono più appassionati come hobbysti rispetto ai consumatori), ma è una questione tecnica.
        Emilio

  7. Bravo Dario,
    malgrado si sia cercato per anni ed anni di restare nelle buie cantine siamo stati scoperti e portati alla luce del giorno…..sono quasi sconvolto -e ce ne vuole- dal tuo smisurato entusiasmo…..NESSUNO PUO’ ESSERNE PIU’ FELICE DI ME !!!
    Benvenuto nel mondo delle brutte carrozzerie ( per giunta senza abitacolo) e delle gare per pochi intimi.

    Non è che non si sia voluto e non si tenti di fare qualcosa, i numeri parlano spietatamente chiaro: nella vetrina di un negozio, l’acquirente medio sarà per forza attratto dalla bellezza di una carrozzeria di plastica piuttosto che dalla pressapochezza di una carrozzeria di lexan……..per non parlare del fatto che comunque non potrebbe neanche vederla in vetrina visto che non sono items commercializzati normalmente.
    Una possibilità spero ci sarà fra non molto con una piccola serie di produzione 1/32 e carrozzerie in acetato spesso.
    L’idea (vecchia per la verità) è quella di un telaio di metallo con accessori adatti alla plastica in modo da diventare un transitorio per unire entrambi i mondi.
    Le idee ci sono eccome e poi se ri-nascono gli entusiasti come te siamo a posto !!
    Ciao
    Giovanni

  8. Azzo Dario! Peggio di me!
    Comunque tanto per gradire, insieme a Francesco e con la ormai proverbiale collaborazione, strettissima, di NSR, saranno messi a disposizione 4 modelli 1/24 pronto pista per tutti coloro che vorranno provare l’ebrezza della velocità metallica.
    Ma non è finita qui, sempre con la collaborazione del club Tecnoslot, metteremo a disposizione 4 modelli pronto gara, preparati, naturalmente, dal campione del mondo ( il nano per chi non avesse capito), per coloro che vorranno partecipare a qualche gara per le prime volte. Naturalmente anche i pulsanti.
    Poi, volevo aggiungere, daccordissimo con Lucio, in realtà di carrozze se ne trovano tantissime, un sito a caso è slotracing.at ……. uno sballo!
    Joe parla di idee, che sono tante, ma forse è proprio perchè sono tante che creano un pò di smarrimento e di confusione, ma potrei sbagliarmi….. il metallo mi piace e stà piacendo a tutti quelli che passano da Milano perchè si è scelta una sola categoria…. nel giro di due settimane si sono vendute più di 20 telai 1/24 con T10, penso una categoria facile ma nello stesso tempo entusiasmante per le piste corte come quelle del “nostro” club….. Francesco posso dire “nostro” club???
    Costi, manutenzione, e ricambi si stanno dimostrando più convenienti di alcune categorie della plastica, ma soprattutto speriamo che l’esasperazione della preparazione rimanga a questo livello.
    Ma sono anche straconvinto, anche se in molti mi hanno detto che mi sbaglio, che i due mondi, plastica e metallo, possono e devono convivere. Per me è l’unico modo per avere un mondo di SLOT!
    Ragazzi ….. buon divertimento….

    • Ciao Gaetano,
      pensa che l’anno scorso che mi sono dannato l’anima per cercare di accomunare diversi aspetti dello slot metallico-plastica con un regolamento per quanto possibile unificato, c’è stato qualcuno che mi ha accusato di essere l’artefice di una spaccatura ecc.
      E pensare che l’unico scopo era quello di sottolineare che lo slot è un mondo unico, con diversissime sfaccettature certo, ma sempre con un unico obbiettivo e scopo.
      Benvegano i ripensamenti e le ri-scoperte, come ho già scritto ieri, nessuno ne può essere più felice di me!

      Benvengano i “novizi” che con fresco entusiasmo possono dare un nuovo impulso allo slot.

      A presto dunque, magari a Reggio Emilia.
      Giovanni

      • Mi permetto di seppellire l’ascia del polemico a tutti i costi, e spero che tu lo prenda come un suggerimento positivo di chi stà scoprendo un’altra faccia dello slot …. l’unione dei due mondi, plastica e metallo, credo non sia da ricercare su qualche aspetto tecnico o qualche regolamento che unifichi, ma solo ed esclusivamente sulla partecipazione della gente. Sentire che a Palermo in un club ci sono due piste, una in legno ed una per la plastica e sapere che non si usano quasi più, e che peggio gli uni sembrano separati in casa, vuol dire, che c’è qualcosa che non funziona….. e non credo solo a Palermo. Ho saputo che la pista Ansi, che tra parentesi mi hanno detto enorme, si stà smontando da sulmona perchè non utilizzata…. se avessi la possibilità di spazio, la monterei qui da noi ….. è veramente un sacrilegio …..
        E’ già difficile comprarle e montarle, dal punto di vista logistico naturalemente, ma almeno quelle che ci sono, perchè non le valorizziamo?
        Se la gente è cordiale e disponibile il successo del singolo club è automatico, se al contrario, la gente è alla ricerca di protagonismo, associato alla voglia di comandare senza ascoltare, e magari di approfittare pensando che tutti siano fessi e che se la bevano in continuazione, allora il club muore da solo e con esso la passione e la voglia di divertirsi.
        Il segreto è tutto li, abbiamo già una vita, lavorativa, già complicata, che ci obbliga ad ingoiare parecchi rospi, ma nello slot, chè è solo una passione, un hobby, non acceto da nessuno le prese per il culo.
        Nonostante qui in lombardia ci siano più piste, ormai, che slottisti, a me tocca andare o a Milano, 60Km o a Soragna, 140 Km, la sera ….. ma ti sembra normale? Certo non tutti sopportano la mia presenza……. ma almeno ci facciamo 4 risate ….
        Ok era solo uno sfogo ma non rivolto a te o ad altri … a me piace lo slot, metallo o plastica che sia, mi diverto ovunque ……….
        Buona Pasqua!

        • Viste le tue parole mi sembra opportuna una precisazione: nel nostro club non c’è nessuna separazione ma semplicemente che gli stessi metallari (molti dei quali noti a Giovanni Montiglio) preferisco svolgere attività su plastica e non i modelli in metallo.
          Sul perche accada questo io non so darmi una spiegazione, ovviamente a livello di club è un “problema” non indifferente ma, da quello che so, è una tendenza a livello nazionale sempre piu’ diffusa.

          • Peccato … mi piacerebbe avere un locale dove mettere due o più piste, plastica e metallo, rally, ecc…. ma la tendenza Nazionale è spesso condizionata dalle scelte che si fanno, oltre alla indubbia spinta di domanda e offerta che il mercato può offrire….
            Comunque vi auguro di ripristinare l’interesse, sarebbe un vero peccato ….
            Buona Pasqua!

          • Purtroppo non sembrano esserci ragioni specifiche o focalizzabili, si và da un club con una atmsfera idilliaca tipo Soragna -da cui commenti “esagerati” di Noviello- a clubs dove ognuno và per la sua strada, segue le sue macchine, cerca di non fare il commissario e se ne scappa subito protestando dopo la gara per una qualche ingiustizia subita…..
            IO nel mio peregrinare ho vissuto entrambi gli estremi e devo dire che non sò cosa dire oltre al fatto che è una questione di persone, esclusivamente di persone, NON di tipo di slot.
            Sono certo che se per puro caso Soragna fosse nata in un altro momento o posto, adesso starebbero tranquillamente correndo con dei produzione di metallo e si starebbe altrettanto bene.

            Per 12 anni a Torino abbiamo avuto sia la pista in plastica che in legno (abbiamo anche avuto un Campionato Europeo) abbiamo tentato di tutto per avvicinare i nuovi a quello che loro gradivano di più….per tradizione all’ECA abbiamo sempre avuto un minimo di 5-6 categorie OGNI anno e non sempre le stesse. Siamo arrivati a preparare noi le macchine (produzione con D16) e far correre SOLO i novizi con noi a fare i commissari: partiti con 16 partecipanti nel giro di 5 gare si erano ridotti a 5 perchè è fatale, chi non si vede competitivo dopo poco rinuncia ecc. ecc.
            Non potreste neanche immaginare le formule che abbiamo provato nel corso di tanti anni per facilitare al massimo chi si avvicinava…..il turn around su dieci anni è stato di oltre duecento persone, rimasti 4…..
            E’ questione di persone, di atmosfera, dell’insieme di tante cose, non dipende dai regolamenti o dalla promozione -certo più gente arriva più hai probabilità che qualcuno si fermi-
            Serve la volontà di tenere tutto dentro i confini della competizione fatta per gioco.

            Cordialmente
            Giovanni

          • Perfettissimo Giovanni!!!
            Dopo avere letto questo articolo di Dario e i relativi commenti, e quello di Salvatore nel “dopo Soragna”, sono giunto anche io a queste conclusioni. E’ il club (ovvero le persone che lo compongono) che fa grande un gruppo, non il tipo di slot. Ho avuto la fortuna di andare a trovare Francesco a Milano, e mi sono sentito come a casa, abbiamo passato la serata chiaccherando, bevendo birra, mangiando pizza e a girare con i “ferri” che Francesco ci aveva prestato. Mi sono divertito tantissimo anche io, ma ciò non è dipeso dal fatto che le slot car fossero di metallo o plastica, ma è dipeso solo dal fatto che la compagnia era quella giusta. Punto e basta. Dunque forza Tecnoslot e forza slot a 360 gradi!!!!!!!!!!!!!!!!
            Ciao Lorenzo.
            P.S.: scusaci Fancesco se ti abbiamo svuotato il frigorifero!!!!

  9. Leggere il tuo articolo mi ha portato indietro, molto indietro nel tempo, credo fosse il 65 o il 66, ancora non se ne vedevano molti di “scratchbuilt”, poi……. l’esplosione……..c’era poco da fare, se volevi ottenere dei risultati dovevi inforcare gli occhiali e saldare. Un giochino che ti rapiva, per me una droga, non dormivo più, dovevo pensare, studiare, dovevo documentarmi per costruire una BOMBA, quasi uno stressssss. (forse non quasi) Sarà anche per quello che piano piano ho diradato sino al punto di mettere il pulsante in una scatola in soffitta. Il metallo è splendido e vuole da te perizia, manualità e mezzi……oggi con la plastica ti puoi divertire con perizia e manualità, ma ti puoi solo divertire, ……..lo sballo è il metallo.

  10. Grazie , Dariofranco , veramente , di cuore !
    Parole come le tue sono il massimo della gratificazione per anni di fatiche , sacrifici , delusioni , battaglie .
    Poco importa se il metallo rimarrà una “nobile decaduta” od una “Cenerentola” dello slot (Italiano!) .
    Noi ci abbiamo provato!
    Il futuro sarà il giudice ….(ahimè , spietato!).
    E so già come andrà a finire.
    I latini dicevano : “per aspera ad aspra” , ovvero “per le strade difficili si arriva alle stelle”.
    Non importa se per il metallo non sarà proprio così , noi ci abbiamo provato , ugualmente.
    Grazie ancora!

    Francesco Guastamacchia
    (tecnoslot Milano)

    • Come fai a sapere come andrà a finire?
      Non abbiamo neanche iniziato………..
      Francesco .. il successo dipende soltanto dal desiderio di raggiungerlo …. comunque alla fine l’importante è divertirci e credo che tu lo stia facendo…….
      Un salutone da FullMetalTanuzaki!

    • E come fai a sapere come finirà? Calma, troviamoci, confrontiamoci, incominciamo, anzi rincominciamo, con dei piccoli passi, poi si vedrà.
      Questa categoria (t10) mi sembra indovinatissima per far avvicinare al metallo tante persone, e se i dinosauri nordici l’hanno boicottata durante il 2002, chissenefrega. Finiranno cone quelli veri, “estinti”. Rinchiusi in qualche piccola riserva. L’impostazione giusta è quella del tecnoslot club, che oltre allo slot fà propaganda per lo slot. Non ti disperare, basta tenere al guinzaglio Tanuzzo, che da buon siciliano è un vulcano di idee, e chissà…. da cosa potrebbe nascere cosa.
      Ciao dario

  11. Qualcuno diceva a riguardo del passato:
    il passato ha un unico merito: quello di essere pasato. (oscar wilde)
    Quindi caro Francesco e tutti i metallari all’ascolto, ricordate che il mondo va avanti ad “ERE”, e ci sono quelle cattive e quelle buone. Chissà, magari dopo quella buona, dopo quella cattiva, adesso è quella buona. Guardiamo avanti, sempre.

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