Regolatore elettronico…

Visti i limiti dei regolatori meccanici ho pensato di costruire un regolatore elettronico con tanto di freno regolabile, il tutto a fet di potenza e un paio di integrati, usando la tecnologia switching. Il circuito nn scalda visto l’elevato rendimento e funziona con carichi che superano i 10 ampere continui, oltre 30 allo spunto.
Il progetto nn è semplicissimo visto che funziona ad una frequenza che si aggira sui 20Khz ma spero di essere abbastanza dettagliato per descrivere tutti gli accorgimenti da prendere. Ai più smaliziati consiglio di spendere questi 15 euro di componenti per costruirlo e provare un nuovo sistema di regolazione. Il vantaggio è che questo regolatore risente poco del carico in pista quindi regola qualunque motore, ovviamente nn essendo un circuito munito di controreazione è affetto da un po di varizioni di tensione in base al carico ma non è un problema. Per chi volesse avere il progetto ed è intenzinato a realizzarlo puo scrivermi.Mi raccomando messaggio riservato solo ai veri appassionati e “pionieri” dello slot.

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7 commenti su “Regolatore elettronico…

  1. ciao,
    io nn me ne intendo molto di elettronica (anche se ho realizzato con successo parecchi kit – tra cui un alimentatore da 10A per la mia pista piuttosto complesso nel suo funzionamento… almeno per me!), ma cosa intendi per “…è affetto da un po’ di varizioni di tensione in base al carico”?!?
    Forse che la tensione in uscita (quindi quella che arriva alla macchina) non è costante?!?
    E cosa ancora più importante…. un pulsante del genere -secondo te- sarebbe ammesso in una gara a norme ANSI (oppure lo si potrebbe usare solo per il gusto di averlo realizzato – che comunque può essere molto appagante!)?!?
    grazie mille per le delucidazioni, Umberto

    • Ciao, il fatto della tensione d’uscita è riferito solo al fatto che per una data posizione del grilletto del gas il valore della tensione di uscita cambia leggermente in base al carico. Quello che succede con un reostato ma ridotto di parecchio. Questo p dovuto al fatto che nn essendo prevista la reazione il circuito non si autocompesa sulle variazioni di carico.
      Diciamo che è la stessa cosa dire che è un’alimentatore poco stabilizzato.
      Ma in virtu’ del fatto che il circuito è switching possiede intrinsecamente una bassa impedenza di uscita e quindi funge bene lo stesso.
      Usare un regolatore reazionato per questi impeghi è difficile in quanto si lavora tra 0 e Vcc e agli estremi si perdono le capacità regolative.
      Qualunque delucidazione scrivimi.

  2. non so se secondo te io sono “un vero appassionato o un pioniere dello slot(?)”, spero leggerai ugualmente queste righe.
    Forse non hai visto che esiste già da tempo in giro qualcosa del genere: gli americani li vendono da anni ed anche la Parma ne ha uno in listino ed in europa c’è anche PDS (Perry Decker): tutti comunque a prezzi 15-20 volte i 15 euro che dici tu, complimenti.

    Avrei un dubbio sui 20KHz di frequenza: sicuro che facciano bene ai motori? non basta 1KHz o anche meno?

    ciao
    Lucio

    p.s.: cos’è un “regolatore meccanico”? una frizione sul pignone?

    • I 20 Khz che ho menzionato servono per effetture la conversione di potenza. Tu in pista troverai la continua a meno di qualche millivolt di ripple.
      Gli alimentatori switching funzionano su questo principio. I 20 Khz servono per caricare un induttore che in fase di rilascio dell’elemento attivo (fet di potenza) ricede l’energia precedentemente caricata tutto supportato da un adeguata capacità.
      Io nn voglio dire che questo progetto sia il migliore del mondo ma io l’ho progettato e provato e funziona bene, magari quanto un regolatore “milionario” di qualche marca blasonata.
      E comunque dubito che usino la tecnologia switching per fare queste cose, non è semplicessima da usare.
      Per qualunque info scrivimi.

    • L’ulima cosa…mi ero dimenticato..
      Il regolatore meccanico è per me il tradizionale reostato inserito nella pistola..tutto li.
      E’ meccanico!!! Di elettronico c’è veramente poco.
      Luca

  3. Essendo appassionato anche di macchine elettriche un pò più grandi delle nostre amate slot, mi ero posto il problema già da tempo. Ho realizzato un controller elettronico anche io, con una frequenza sui 3kHz (usata per le macchine 1/10) che si adatta benissimo allo scopo. Penso che potrebbe essere usato in una gara ufficiale, essendo il freno (regolabile) passivo; in pratica, a meno di usare un oscilloscopio, la pista “vede” un regolatore del tutto uguale ad uno meccanico…cambia solo il modo di controllare la tensione erogata al motore. A mio avviso, il funzionamento è più fluido a tutti i regimi, non scalda e le auto risultano più “morbide” da controllare….se poi si ha anche la possibilità di variare la curva di erogazione…..Il circuito è però un pò complesso da spiegare; io ho usato, per chi mi capisce, un generatore di onda quadra (tlc555) che viene prima integrata in triangolare (lm337A) e poi triggerata (LM337B) per comandare un bd675
    Magari chi è intererssato può contattarmi via il mega “Italiaslot”!

    Divertitevi con le nostre “macchinucce”!!!

    • Bhe io ho fatto una cosa simile ma il 555 l’ho usato come modulatore PWM. Infatti il potenziomentro che regola la velocità va a modificare il duty cycle che partiziona la tensione d’ingresso in base al rapporto Toff su Ton.
      E’ svantaggioso usare frequenze basse per la conversione di potenza in quanto gli elementi magnetici vedi induttore sarebbero di dimensioni enormi. La frequenza di commutazione nn deve andare direttamente al motore ma deve uscire dal converter livellata. Ecco perchè il Chopper ha bisogno di un diodo di ricircolo un induttore e un condensatore….Gli alimentatori switching sono una gran cosa.
      Luca

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