C.I. Verona 24-04-05

Ma vediamo come sono andate le cose. Dopo un intenso sabato di prove libere, che ha messo alla frusta l’alimentazione, ormai un po’ sottodimensionata, dell’impianto veronese, una ventina di concorrenti si è data appuntamento fin dal primo mattino della domenica per rifinire la messa a punto dei modelli.
Dopo le verifiche, gestite collegialmente e con un minimo di elasticità come si conviene ad una manifestazione che ha il sapore di una rimpatriata fra vecchi amici, ci si allinea a turno per il minuto di prove cronometrate del 32, dove spiccano i soliti noti (Trigilio, Castricone e Nicoli) con l’inserimento di qualche veronese (il debuttante Belladonna 5°), forte della maggior conoscenza del tracciato, peraltro unanimemente considerato facile a tal punto da consentire il risultato a qualsiasi ospite.
Nella quarta batteria, che parte subito dopo le prove, il romano Di Antonio regola con un certo margine il locale Giacomini, ma la media sul giro appare ancora piuttosto blanda.
E’ con la terza manche che si scoprono le carte, soprattutto ad opera di Rotoni, vincitore della gara romana di apertura, che chiude i suoi 20 minuti con la ragguardevole media di 4,6 secondi, che lo candida per un probabile podio.
Che la prova del romano sia rilevante lo si evince dal risultato della batteria successiva, quando nessuno dei quattro in lizza riesce a superare il suo score, con il veronese Marcolini che si attesta a tre giri di ritardo. Poco dietro il compagno di colori Montanariello, che se l’era giocata alla pari fino all’ultimo.
Rotoni assiste alla prima manche con la curiosità di vedere se i suoi 256 giri saranno sufficienti a scalare i gradini del podio, ma fin da subito il passo del solito Trigilio lascia adito a pochi dubbi: i 66 giri marcati a freddo in corsia gialla parlano da soli. E ancor più i 67 della verde, dopodiché al livornese basterà gestire la gara fino all’epilogo. All’inizio sembrava potergli resistere il giovane Nicoli, ma poi la sua azione è diventata un po’ frammentaria, finendo per cedere alla maggior esperienza di Valle e Castricone. Trigilio, Valle, Rotoni, salgono quindi sul podio della Open 1:32.

Una mezz’oretta di pausa giusto per trangugiare i panini giunti freschi freschi dalla Lessinia, e si riparte con le cronometrate della Produzione 1:24. Sono in tre a scendere sotto il muro psicologico dei 4 secondi, e stavolta in vetta troviamo Castricone, di soli 11 millesimi davanti a Marcolini e Trigilio, autori dello stesso 3,960.
Il veronese Vignola, arrivato in extremis e senza provare, si allinea assieme a Giacomini e Di Antonio nella quinta batteria, da tre concorrenti. Sarà proprio l’ultimo arrivato a menare le danze, riuscendo a chiudere i venti minuti con la ragguardevole media di 4,6 al giro.
Nella quarta manche nessuno riuscirà a scalzarlo dalla leadership provvisoria, complici le continue scaramucce fra i contendenti, alcuni dei quali debuttanti nell’occasione. Dalla bagarre spunta il romano Cardillo, inseguito a distanza dal giovanissimo veronese Gasparon, che disputa una gara incoraggiante se rapportata alla scarsa esperienza.
La terza batteria allinea quattro vecchie conoscenze dello slot nazionale: Rotoni, Monti, Niccolai e Bertocchi danno vita ad una sfida di alto livello, che perderà per strada il bolognese Monti, vittima di noie tecniche. Spunta ancora una volta Rotoni, che con i 70 giri conclusivi in rossa porta a 4 i giri di vantaggio sul livornese Niccolai.
La batteria che segue non sembra poter scalzare il romano dalla sua posizione, infatti il solo Valle riuscirà a mantenere quanto promesso in prova, mentre Torchio, Montanariello e Bonitatibus, dovranno cedere il passo, con il veronese che saluta la compagnia per problemi di trasmissione.
Nella top four è ancora Trigilio a prendere il largo già dalla prima frazione, ma il trio composto da Castricone, Marcolini e Nicoli rimane a poco più di un giro. In corsia rossa però il livornese stampa un 72 che non lascia adito a recriminazioni di sorta, quindi la partita ora si limita alla lotta per la seconda piazza. Cede leggermente il giovane emiliano Nicoli, che poi si rifarà in chiusura senza però riuscire a beffare il locale Marcolini, che scalerà la piazza d’onore per soli 8 settori. Noi tecniche per Castricone, che fino alla terza frazione aveva tentato di insidiare il leader, ma che poi ha dovuto fermarsi per assestare le spazzole.
Nuova affermazione quindi per Trigilio, che raggiunge Rotoni in vetta alla classifica di categoria.

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