Dapretto e Cooper nel meeting vintage di Torino
Il meeting di Torino che vanta una lunga tradizione (la 1. Edizione si è disputata nel 1978) è in pratica l’unica occasione italiana per un collezionista di partecipare ad una mostra scambio di solo slot e contemporaneamente far correre questi pezzi da museo ante 1972.
Quest’anno la partecipazione straniera è stata particolarmente nutrita con 2 inglesi e 6 francesi, segno che le nostre trasferte a Bordeaux per l’equivalente francese di questa manifestazione, cominciano a dare qualche risultato.
Al mattino si comincia con la borsa: trattative serrate, accordi segreti, acquisti folli. Ce n’è per tutti i gusti e per tutte le tasche: kit vergini, piste complete, accessori e ricambi. Consegnati anche i primi 25 esemplari della Porsche 908 realizzate da Paolo Dapretto (DP Slot) con i colori dell’ECA Club per ricordare i 40 anni di attività.
Il raduno inizia con la votazione statica di tutti i modelli iscritti. Sono presenti pezzi notevoli realizzati in modo professionale e in alcuni casi molto rari come la De Tomaso King Cobra Tamiya dell”americano a Parigi” Don Siegel, che vince il concorso di presentazione ex-aequo con Derek Cooper (Lotus 40 Cox).
Parità anche in 1/32 per Dapretto (Ferrari GTO Revell) e Phil Smith (Ford 3L MRRC vista da lui in gara a Brands Hatch da piccolo…).
La gara 1/32 vede la vittoria di Uliana (Cooper Ford Monogram) davanti a Scisco (Ferrari GTO Monogram). Gara sotto tono per i due leader della classifica statica, ma al triestino Dapretto basta un 12° posto per aggiudicarsi la vittoria assoluta di categoria davanti a Phil Smith e al padrone di casa Ezio Scisco.
Si passa subito dopo alla gara 1/24, dominata meritatamente dal veterano onnipresente Lucio Cocchi (Lotus 40 Russkit) che precede l’altro veterano Adriano Gatta, ritornato alle competizioni dopo una lunga e forzata assenza.
La somma dei punti “statici” e di quelli “gara” assegna la vittoria al simpatico Derek Cooper, 2° Don Siegel e 3° ancora Dapretto che dall’anno prossimo correrà nella categoria “professionisti” appositamente creata.
Un ringraziamento a tutti i presenti, l’arrivederci all’anno prossimo e poi tra un mese tutti a Bordeaux!!!
Franco Uliana
L'”onnipresente” ringrazia per il bel articolo e per i due giorni trascorsi in allegria. Non nascondo la mia soddisfazione per aver vinto la gara 1/24, grazie ad un modello finalmente competitivo, pur essendo un “ready to race” dal 1966: è stata una vera gara fianco a fianco con Uliana e Primo con modelli equivalenti.
Quanto prima inserirò altre foto sul nostro sito http://grmodellisticotriestino.interfree.it
Non so, però, chi saranno i “professionisti” nella prossima edizione: di tutti i presenti ed anche dei molti assenti non saprei chi escludere.
ciao
Lucio
L’auto bianca con il numero 7 che modello è?
Gabriele
Chaparrall 2H, guidata anche da Surtees, oltre che da Jim Hall nella CanAm 68 se non erro.
In una intervista, su Autosprint, l’ex centauro, la definì “un cassettone!”
atsalut gilles
znarfdellago
Mi riservo di verificarlo, ma Jim Hall penso non abbaia mai guidato la 2H. Si era, mi pare, già frullato tutte le ossa sulla 2G.
Ciao,
Leo
in effetti è così: Surtees la guidò in sei gare della Can-Am 1969, conquistando un 4° ed un 5° posto e quattro ritiri. Solo all’ultima gara era iscritta con un altro pilota ma non fece nemmeno le qualifiche.
La 2H era così problematica che la squadra comprò una McLaren pur di partecipare al campionato, sempre con Surtees alla guida, tranne una gara dove il volante lo prese (guarda un po’ i casi della vita…) il “nostro” Andrea de Adamich.
Vedi:
http://www.classicscars.com/wspr/results/canam/canam1969.html
ciao
Lucio
RINGRAZIO PER LA PRECISAZIONE!
Tutto vero, nella foto in cui la vettura è pilotata da un pilota con casco bianco, o comunque grigio chiaro, la foto è ovviamente in bianconero, la didascalia non cita Jim Hall, è stata un amia deduzione, a questo punto chiaramente errata.
av salut
znarfdellago