Ferrari F333SP Presentation
Seppure il coinvolgimento della Ferrari fu limitato alla produzione della vettura (che non venne mai schierata in modo ufficiale), questa vettura segna comunque il ritorno della Ferrari nel campionato prototipi.
Dopo la stagione 1972, annata ricca di soddisfazioni per la Ferrari, che schierava la “312 PB”, il 1973 fu un anno critico per la casa, le cui vetture patirono lo scontro con le Matra MS670, riuscendo a vincere solo la 1000 km di Monza e la 1000 km del Nürburgring entrambe con la coppia Ickx-Redman alla guida.
La Ferrari in quello stesso anno annunciò il ritiro da queste competizioni, per dedicarsi esclusivamente alla Formula 1.
A distanza di 20 anni viene presentato questo prototipo da competizione, la cui tecnologia deriva direttamente dalla F1, e il cui prezzo all’epoca era di 640 milioni di lire.
I due modelli presenti nel cofanetto, sono sostanzialmente differenti.
Uno ha il cofano anteriore lungo ed è sprovvisto di prese d’aria laterali, l’altro è corto con prese laterali.
Anche i telai sono diversi
In sostanza ora ci sono 4 tipi di carrozzerie e 2 telai
WHITE KIT RS 0041A type A (long body)
RS 0041B type B (short body)
RS 0041C type C (long body – side air intake)
RS 0041D type D (short body – side air intake)
Della “333 SP”, la cui sigla è composta dal valore in cmc della cilindrata unitaria e dall’acronimo di Sport Prototipo, ne furono prodotti 40 esemplari. La produzione cessò nel 2000.
Successi sportivi Fonte: Wikipedia
Nella sua lunga carriera la barchetta Ferrari fu capace di ottenere 69 pole position e 56 vittorie assolute, oltre a 8 vittorie di classe, tra cui una in categoria LMP1 alla 24 Ore di Le Mans (1998).
L’ultimo successo risale alla stagione 2001 del campionato Sport FISA, nella gara corsa il 13 maggio sul circuito di Spa-Francorchamps.
Nel palmares anche quattro titoli Fia Sportscar Championship consecutivi (1998, 1999, 2000, 2001).
Tecnica Fonte: Wikipedia
La tecnologia impiegata per la costruzione della 333 SP venne presa direttamente dalla F1, come già era stato fatto vent’anni prima sulla 312P.
Il motore, un 12 cilindri a V, con angolo fra le bancate di 65°, 5 valvole per cilindro e cilindrata di 3997cm³, erogava circa 650 CV ed era derivato direttamente da quello che equipaggiava la Ferrari F92 A che partecipò al campionato di F1 1992.
Il regolamento dell’IMSA imponeva però l’uso di un’unità motrice con una cilindrata massima di 4.000 cm³, derivata da quella di una vettura stradale; allora la Ferrari derivò dal motore di F1 il motore della F50, allora in fase di progettazione, portandolo a 4,7 litri e da questo ricavò il propulsore della 333 SP.
Il corpo vettura, tipo barchetta, era composto dal telaio portante, realizzato con strutture a nido d’ape e materiali compositi, e dalla carrozzeria, realizzata in fibra di carbonio ed interamente scomponibile.
Il peso totale era di 860 Kg.Il telaio era stato progettato e realizzato dalla Dallara e la carrozzeria dalla Michelotto Automobili di Padova, che ne curò anche l’assemblaggio finale.
Quest’ultima continuò in seguito a sviluppare costantemente il prototipo presso la propria struttura quando la Ferrari le affidò nel 1997 la gestione globale del progetto: vennero effettuati importanti lavori di sviluppo che portarono alla realizzazione del secondo step evolutivo, che consolidò la competitività della vettura.
Il motore V12 aspirato di 4 litri di cilindrata era in grado di superare il regime di 12.000 giri/min e nonostante una cubatura di gran lunga inferiore rispetto ai meno sofisticati motori V8 di 6 litri con distribuzione ad aste e bilancieri dei costruttori americani quali Ford, Chevrolet e Oldsmobile, si dimostrò estremamente competitivo, tanto che l’IMSA nel corso delle stagioni introdusse regole sempre più penalizzanti nei confronti della Ferrari in modo tale da proteggere i costruttori americani: inizialmente venne imposto un limite al regime massimo di rotazione contenuto a 11.000 giri/min, poi venne penalizzata la distribuzione a 5 valvole per cilindro (favorendo quella ad aste e bilancieri), infine venne diminuita la sezione delle flange sui condotti di aspirazione del motore Ferrari.
Contemporaneamente al cofanetto Presentazione, saranno disponibili altri due modelli della F333SP
RS 0056 – #17 – 24h Le Mans 1996
RS 0057 – Challenge World Finals – Daytona 2016
Le componenti meccaniche/telaistiche di questi modelli sono prodotti in Italia da BRM
Gran bel lavoro da parte di Revoslot/BRM…. ma anche da parte del fotografo….
Davvero bellissima!