BRM Slot Car Show 2015 – Tacoma USA
ScaleRacing Center è una struttura dedicata alle Slot Car e ai Kart.
Il suo fondatore è Alan Smith, personaggio incredibile con una passione infinita per le piste elettriche.
Con costanza, sacrifici e un po’ di follia le Slot Car sono diventate il suo lavoro e da qualche anno è importatore BRM e Scaleauto per gli Stati Uniti.
Nella zona piste ci sono una 4 corsie, una 6 e una 8 in legno CricCrac, un ovale e una Ninco Rally/Raid in allestimento.
Le gare individuali si sono svolte alternando la 6 corsie (più guidata) per le Megane, alla 8 (molto veloce) per le McLaren e Gruppo C.
Allo ScaleRacing Center si gioca prettamente con le 1:24 tutto l’anno e i piloti americani locali l’hanno fatta da padroni.
Gare decisamente tirate che noi italiani abbiamo sfruttato per imparare i tracciati in vista della 24 ore.
I nostri due uomini di punta Paolo Dapretto e Davide Vallese nonostante tutto hanno ottenuto degli ottimi risultati posizionandosi ai vertici delle classifiche: nella Gruppo C 4° Davide e 5° Paolo; nella McLaren 2° Paolo e 7° Davide.
Le premiazioni
Renault Megane
McLaren F1 GTR
1° Barry Roberts
2° Paolo Dapretto
3° Dwayne Roberts
Gruppo C
1° Jeff Garner
2° Barry Roberts
3° Pat Clifton
Nelle vetrine espositive erano presenti le prossime novità BRM
La Porsche 911 EVO e le nuove livree Classic per Ferrari 512M e Porsche 917K
Più che voci di corridoio, erano insistenti le richieste degli americani che suggerivano a BRM la Lola T70 come prossimo modello da produrre. Devo dire che ci starebbe come la ciliegina sulla torta per completare uno storico schieramento.
Conoscendo bene Pascal Baratella, CEO di BRM, dirà: “Madonna la fao la fao”.
La 24h BRM of Tacoma
Gara principale della manifestazione e per la quale dall’Italia la nostra squadra si è mossa per una fantastica avventura.
Capitanati da Davide Vallese, con Paolo Dapretto come uomo di punta e capo meccanico, Vincenzo Ottaviano cronometrista, Giacomo Grazioli e Paolo Simoni public relations, il Team BRM si è mosso con molta professionalità per cercare di eguagliare quantomeno l’ottimo risultato dei nostri predecessori che l’anno scorso ottennero il 2° posto.
Affascinante il regolamento sportivo che Alan Smith ha organizzato per questa 24h consegnando le buste con le istruzioni.
In pratica: ogni Team doveva consegnare solo la carrozzeria personalizzata con i colori della squadra (o 512M o Porsche 917K).
Noi abbiamo scelto la Ferrari 512M, ultima nata in casa BRM e incognita a confronto delle già collaudate Porsche 917K.
A partire da Giovedì sono stati consegnati ai Team i telai nuovi con meccanica pre assemblata e l’impianto luci DS ed, ad orari prestabiliti, si poteva iniziare a preparare la macchina.
In pratica in vari periodi della giornata ti veniva consegnata la scatola con la macchina per un paio di ore, ci lavoravi, la provavi sulle piste alternando la 6 corsie alla 8 (gli orari erano tenuti al secondo) e ti veniva ritirata in qualsiasi condizione essa era.
Dopo una “sgrossata” per la prima sessione di prove, il buon Paolo Dapretto si è messo a lavorare di fino tenendo molto in considerazione l’affidabilità meccanica richiesta da una 24h con macchine di questo tipo:
allineamento assali, scorevolezza, serraggio viti con frenafiletti, assetto anteriore e posteriore, accoppiamento, sospensioni, pick-up e, Jolly assolutamente vincente, la scelta di un rapporto più lungo rispetto a tutte le altre squadre.
L’esperienza ha fatto la sua, durante le varie sessioni di prove ci siamo fatti sostituire alcuni pezzi che, pur andando bene, non ci convincevano fino in fondo nell’ottica delle 24h. Altro Jolly giocato al momento giusto.
Fatto sta che avevamo in mano una macchina che andava sul velluto, non un rumore di accoppiamento, piatta, stabile, una di quelle macchine che vanno da sole e che ti danno un enorme piacere nel guidarle.
Abbiamo dedicato decisamente più tempo ai box che in pista, bastavano due giri secchi per capire se le modifiche ci consentivano di migliorare.
Gran bel lavoro di squadra, ci si confrontava trasmettendo le sensazioni e alla fine abbiamo ottenuto un mezzo che soddisfaceva in pieno le varie caratteristiche di guida.
Venerdì sera verifiche tecniche e qualifiche per prepararci alla partenza alle 10:00 del mattino seguente
Belle le livree in gara, alcune molto elaborate e ben fatte. Quella che mi è piaciuta di più era una Porsche 917K con i colori BRUMOS.
Molto semplice ma in perfetto stile americano, in più i fari gialli che la rendevono molto identificabile in pista.
Bella realizzazione anche per questa STP
e questa Ferrari 512M verde Piper
Queste sono le due macchine degli avversari che ci hanno fatto soffrire di più per la bravura dei piloti e per l’ottima preparazione.
La Porsche 917K del Team Energeezer nelle prime manche di gara,
mentre la Ferrari 512M del Team STP ci ha dato parecchi pensieri tenendoci dietro per buona parte delle 24 ore.
La nostra 512M
La qualifica dava diritto alla scelta della corsia di partenza e del posto di commissario (fisso per tutte le 24 ore).
Da buoni italiani (che non ci piace fare il commissario ahahahahaha), era importante ottenere il miglior risultato possibile per garantirci un posto da commissario dove non usciva mai nessuno.
Otteniamo il secondo posto sulla griglia e decidiamo di partire su una corsia che ci permetterà di completare tutta la pista più lenta e guidata, senza saltare da una pista all’altra che ci avrebbe rotto il ritmo.
Essendo una gara endurance non ci sono ponti e in più, rispetto a come siamo abituati noi, qui il salto corsia è considerato incidente di gara per cui ti perdi il giro.
Le 1:24 sono macchine che pesano decisamente più delle 1:32, hanno la caratteristica di non capottare ma quando escono di corsia hanno il vizio di infilarsi in un’altra per cui, vista la regola sopra citata, bisognava fare molta attenzione in un paio di curve pre sensori/traguardo, pena: perdere un sacco di giri nell’arco delle 24 ore.
Come cronometraggio sulle piste era installato iST che ben conosciamo e che ci ha consentito di pianificare le strategie.
E’ stata dura! Gli avversari avevano la perfetta conoscenza delle piste, giocano tutto l’anno con queste macchine, erano preparati e tanto tanto competitivi. Non ci hanno lasciato un attimo di respiro, appena recuperavamo qualche giro a suon di tempi record, ce li riprendevano nella manche successiva.
Su questo tipo di fondo le BRM Classic con le gomme in spugna erano molto veloci, non so esattamente dirvi la lunghezza delle piste (ad occhio la 6 corsie una quarantina di metri mentre la 8 35m), fatto sta che si girava con un passo di 8,5″ (giro più veloce di Paolo Dapretto in 8,3″) in una. mentre nell’altra in 6,5″ (giro record di Paolo Dapretto in 6,3″).
Proprio a causa della differenza di giri fra una pista e l’altra, fino a metà gara la classifica era tutto un programma.
Ci si basava sul passo gara confrontandolo con quello degli avversari.
Dopo 12 ore, concluso il primo giro di entrambe le piste, la situazione vedeva il Team STP in vantaggio di 25 giri nei nostri confronti.
Avevamo già dato il massimo, l’unica speranza che avevamo era nell’affidabilità della nostra macchina e nel “Jolly” del rapporto più lungo che a gomma bassa avrebbe iniziato a farsi sentire.
Di notte il buio totale. Le piste erano illuminate solo dai fari delle macchine, si andava a memoria… e a m&ms’.
Come dice la pubblicità degli m&ms’, non facevano parte della lista degli invitati ma del menù. Non so quanti ce ne siamo sparati ma 3 Kg tutti.
Diverse squadre hanno avuto problemi di motore con relativa sosta per la sua sostituzione.
Probabilmente il rapporto corto o l’accoppiamento non proprio perfetto, hanno fatto si che i motori girassero sotto uno sforzo maggiore. BRM sta in ogni caso prendendo in esame tali motori per comprendere meglio l’accaduto.
Alla diciottesima ora la svolta. STP non riesce più a girare in tempi che gli consentano di mantenere la testa e si fermano a cambiare il motore. Inizieranno poi una serie di guai che riusciranno a risolvere solo verso la fine gara.
Il Team BRM passa in testa, la 512M gira come un orologio e a turno “spariamo” i nostri migliori giri di gara.
Inizia Vincenzo Ottaviano che con 6,4″ fa registrare il miglior giro provvisorio. Lo segue Davide, poi io fino al 6,30 di Paolo Dapretto che fa il record della pista.
Uno spettacolo!!!! Che macchina!!!!
L’ultima ora spetta a Vincenzo che taglia per primo il traguardo di questa fantastica 24 ore made in USA.
Le BRM si sono dimostrate meccanicamente affidabili e molto robuste di carrozzeria.
Nonostante le inevitabili gran botte che si prendono con mezzi pesanti, a parte qualche fanale le carrozzerie sono arrivate integre al traguardo.
Sono seguite le premiazioni con momenti di commozione per Alan che ha premiato Colin Garner, il più giovane partecipante, nonché mascotte del nostro Team (ce lo siamo praticamente adottato), nonché futura promessa dello slot statunitense perché va forte come un treno!!!!
1° posto BRM
2° posto STP
3° posto ENERGEEZERS
4° posto BRUMOS
5° posto EMSA
6° posto PSSRA
7° posto OREGON DONORS
8° posto PIPER ATTWOOD
9° posto PYROS
Pole Position (BRUMOS)
Giro veloce Paolo Dapretto (BRM)
Il guanto che Alan Smith ha voluto farsi autografare dalla nostra squadra
Scusate questo lungo resoconto ma, al di la della vittoria italiana, la 24h BRM of Tacoma è stato un evento importante per lo slot statunitense.
Ringrazio Pascal Baratella e la BRM per la disponibilità, la fiducia e l’impegno che ha messo in questa lunga trasferta USA.
L’inarrestabile Alan Smith che ha gestito praticamente da solo tutto l’evento con ripetuti breafing e informazioni per farci comprendere i vari programmi di gare.
I miei compagni di squadra con i quali ho condiviso una fantastica avventura.
Giacomo
www.amazingslot.com
Bravissimi tutti e complimenti al mio amico Vincenzo Ottaviano !!!!! BRAVISSIMO !!!
Eccezionali………… e complimenti a tutti.
Un bravissimo particolare al nostro presidente Vincenzo!!
Complimenti al fantastico e famoso IST.
Stupende queste macchine ……………………sarà fantastico quando potranno girare sulla nostra futura pista in legno.
Un grazie a tutti i miei compagni di avventura, una bella esperienza accompagnata da un bellissimo e meritato risultato.
Paolo
Complimenti doppi per aver vinto nonostante la presenza di Giacomo in squadra.
Scherzi a parte
BRAVISSIMI
Senza parole! Un paradiso per gli slottisti, peccato sia un po lontano..
Grande Paolo Dapretto!
Bellissime foto ragazzi, ma un filmatino?