Scalextric UK BMW Z4 GT3 PCR – Prova in pista con test di comparazione
Innanzi tutto spieghiamo cos’è la linea PCR.
All’apparenza i modelli non si discostano da quelli classici della casa inglese: alto dettaglio dei particolari, Pick-up con spazzole facili da sostituire, magnete, luci con effetto Xenon, insomma, una Scalextric a tutti gli effetti ma con un simbolo in più: PCR.
I modelli con simbolo PCR sono predisposti per la sostituzione del telaio, con uno “racing” dedicato venduto a ricambio.
Il telaio a ricambio potrà montare ed essere configurato a piacere con tutti i ricambi Slot.it.
Slot.it pubblicherà in futuro una lista di parti consigliate per ciascun modello, man mano che usciranno e, probabilmente, assemblerà dei kit con tutto il necessario.
Come dicevo, i primi modelli PCR in produzione sono due: la BMW Z4 GT3 di cui avete già visto le immagini in articoli precedenti su Italia Slot e la McLaren P1
In questa prova ci concentreremo sulla BMW Z4.
L’impressione è che i tecnici Scalextric non abbiano lavorato solo sul telaio ma, guardando la carrozzeria, siano intervenuti riducendo gli spessori della plastica e ottimizzato gli interni.
Vetri e abitacolo sono ad incastro (facilmente rimovibili), supporto fanali in un unico pezzo, solido alettone, tutto a vantaggio di un’ottima robustezza e flessibilità. Una carrozzeria “da corsa”!
Il telaio PCR è predisposto per ospitare il sistema digitale Scalextric e tutta la componentistica Slot.it, dal pick-up al supporti motore passando per gli assali 3/32″, cerchi ecc.
Vista l’ampia scelta di configurazioni, ognuno potrà crearsi la macchina che preferisce o che è più adatta alla pista dove la utilizzerà.
Noi l’abbiamo provata in più configurazioni sulla Ninco del Milano Slot Club, pista che conosciamo bene e dove abbiamo parecchi riferimenti.
Sicuramente un tracciato non facile, con cambi di pendenza, scollinamenti, curve e controcurve che mettono a dura prova le macchine.
In tutte le configurazioni provate, le gomme sia anteriori che posteriori sono state un punto fermo: anteriore 0 grip PT19 basso profilo – posteriore F22 PT1207F22 (per intenderci quelle con il diametro del foro più stretto).
Che la F22 fosse un’ottima mescola già lo sapevamo, durante la prova però ci siamo meravigliati per la costanza di rendimento e sicurezza che trasmette su qualsiasi macchina. In più, dovendola montare sia su cerchi da 16,5 di diametro, che da 17,3, il foro centrale ridotto ha garantito un’ottima presa sul cerchio evitando stallonamenti.
Dire che siamo rimasti entusiasti del comportamento di questa Z4 in qualsiasi configurazione provata, è poco.
Considerato poi che il fondo della pista Ninco è molto particolare, possiamo solo immaginare come questa macchina si comporterebbe bene su piste lisce come Scalextric, Polistil o Carrera.
Veloce, stabile, facile da guidare.
Increduli, io e il Prof. ci siamo posti la domanda: “ma siamo sicuri che sia una Scalextric?
D’accordo la meccanica Slot.it, ma sappiamo tutti quanto sia importante anche la carrozzeria per avere un mezzo ad alto livello.
E’ la prima volta nella sua lunga storia che Scalextric si cimenta in un modello per le competizioni e devo dire che, scegliendo la collaborazione di Slot.it, hanno fatto un’ottima scelta.
Complimenti davvero.
Le impressioni dei primi giri sono buone, ma il confronto che vogliamo fare sarà molto duro e selettivo.
Come vedrete nelle tabelle sottostanti, i piloti che hanno provato le macchine sono di due tipologie diverse: un top driver come il Prof. Biacchi e uno mediocre (io).
Se una macchina è difficile da usare, il pilota esperto riuscirà comunque a controllarla, mentre quello mediocre andrà più in crisi.
In questo test era importante verificare la facilità di guida e la costanza dei tempi.
Tengo a precisare che non è stata fatta alcuna preparazione delle macchine in prova, solo un attento montaggio come chiunque è in grado di fare.
La prima sessione di prove è stata fatta assemblando il telaio con la componentistica attualmente montata di serie sulle GT/LMP Slot.it:
motore Flat-6
supporto motore AW Offset 1.0
cerchi da 17,3 mm di diametro
rapporto standard 11/28.
Questa configurazione offre un alto effetto magnetico, si gira molto forte ma si è portati facilmente all’errore. E’ una configurazione che sulla nostra pista non ha mai portato grandi risultati soprattutto in gara, in più, per piloti esperti la guida è meno appagante.
Diverso sarebbe su piste piane con slot a filo come Scalextric, Polistil o Carrera.Un riferimento comunque dovevamo averlo.
Nella seconda sessione abbiamo montato la BMW Z4 secondo parametri che riteniamo più corretti sulla nostra pista per un modello di questa categoria.
Motore Flat-6
supporto motore AW Offset 0.5
cerchi da 16,5 mm di diametro
rapporto standard 11/28.
Come potrete notare abbiamo utilizzato le viti standard dei modelli Slot.it, sia per il supporto motore che per la carrozzeria.
La BMW Z4 PCR in questa configurazione ci piace molto, anche se meno veloce della precente configurazione in fatto di tempo sul giro, è decisamente più facile e costante.
E’ giunto il momento di avere riferimenti con altri modelli di pari categoria.
Per il momento il mercato offre due marchi che producono modelli GT3 adatti alle competizioni: NSR e Scaleauto.
Le NSR, anche se riviste nella motorizzazione, ben le conosciamo, le Scaleauto meno.
Variando la configurazione “box stock” delle Scaleauto, qualche Club si è cimentato a farle correre con le NSR, ma di fatto in Italia la GT3 è un monomarca NSR.
Ci sarebbe piaciuto fare un confronto fra BMW Z4 (Scalextric PCR – NSR – Scaleauto), purtroppo la Z4 NSR non è ancora disponibile, per cui ci siamo indirizzati sulla ASV che per misure e struttura del telaio è identica alla Z4 che uscirà.
Per avere un quadro completo, il primo confronto lo abbiamo fatto con modelli “box stock” (da scatola).
E’ vero, non esiste una PCR da scatola, per questo confronto abbiamo mantenuto sulla BMW Scalextric la configurazione precedente.
Prima di iniziare diamo uno sguardo ai dati tecnici dei vari modelli e misuriamo il magnetismo dei motori.
Balza chiaramente all’occhio che la Scaleauto, oltre ad essere la più larga, ha un peso inferiore alle concorrenti sia sul totale della macchina che sulla carrozzeria.
La ASV NSR è la più pesante con i suoi 20 gr. di carrozzeria e 84 di peso totale.
Ovviamente la Scaleauto, nonostante il minor peso, soffre in termini di magnetismo del motore che, in questa configurazione, paga tantissimo in termini di prestazioni e facilità di guida.
La ASV NSR di serie, con il suo potente motore King
Nel secondo confronto abbiamo cercato di bilanciare i tre modelli.
Sulle già performanti Scalextric PCR e ASV NSR abbiamo aggiunto solo le sospensioni, mentre sulla Scaleauto abbiamo completamente rivoluzionato la meccanica, montando la stessa configurazione AW Slot.it della Scalextric.
Per chi non lo sapesse, i telai Scaleauto sono compatibili con i supporti motore Slot.it.
Questo ha costretto anche alla sostituzione dell’abitacolo (altrimenti il motore AW non ci sta) con uno in Lexan, riportando poi il peso della carrozzeria al valore originale aggiungendo zavorra.
NSR ASV
Scalextric PCR
Grande bilanciamento dei tre mezzi, evidente l’aumento prestazionale della BMW Scaleauto che guadagna anche in sicurezza di guida.
Poco cambiamento sulla NSR ASV, le sospensioni su questo modello non fanno differenza.
Incredibile il risultato ottenuto con la BMW PCR che riesce a spuntare un tempo migliore della configurazione con Offset 1.0.
Facile e sicura al pari della ASV, ma più reattiva.
Il terzo confronto è nato per valutare la possibilità di avere in futuro un campionato italiano GT3 multimarca.
Molti di voi lo stanno aspettando e questa prova sarà la base su cui lavorare per ottenere un livello prestazionale il più simile possibile fra i modelli dei vari marchi. Poi ognuno sceglierà la macchina che gli piace di più, che sia per estetica o perché ci si trova bene in pista.
Prendiamo di base il regolamento attuale e facciamo alcune considerazioni.
Per prima cosa bisogna tenere presente che essendo riferito a macchine di un solo produttore, di anno in anno si è riusciti a bilanciare i vari modelli. Su una determinata pista va meglio la Porsche, su un’altra la Corvette e così via.
Nel caso di “multimarca” la questione diventa più complessa.
Bilanciare le carrozzerie aggiungendo zavorra o montando l’abitacolo in Lexan è fattibile e non è un problema.
Discorso diverso sono i cerchi, le gomme e i rapporti corona/pignone.
Come avrete visto nella tabella dei dati tecnici, si passa dai 60 mm di larghezza della Scalextric, fino ai 64 della Scaleauto; sulle NSR ci stanno cerchi da 10mm mentre sulle altre no; i diametri di corone e pignoni sono diversi; insomma, una serie di cose da considerare, valutare e provare con cura.
Fatta questa premessa, nel prossimo confronto che chiameremo Italian Championship GT3, abbiamo montato su tutte le macchine il motore NSR Baby King, cerchi da 17,3×8,2 (sulla ASV quelli di serie Ayr System da 17×10), mantenendo le gomme Slot.it F22 delle prove precedenti.
Il motivo è presto detto, con una larghezza di soli 60 mm della Scalextric, i cerchi da 10 mm con gomma incollata e tornita che utilizziamo attualmente nella GT3 (quelle grigie NSR per intenderci) non ci sta.
Queste prove sono state anche un’ottima occasione per provare sulla stessa macchina (ASV) sia le gomme ufficiali del campionato, che le F22 PT1207F22 e, come vi accennavo sopra, i tempi e il comportamento della macchina è stato sorprendente.
Volete mettere la comodità di cambiare solo la gomma quando volete, senza dover cambiare tutta la ruota con costi diversi, difficoltà a reperirle e tutto quanto ne consegue? Non c’è paragone.
Scalextric PCR BMW Z4 Italian Championship GT3
NSR ASV GT3 Italian Championship GT3
Scaleauto BMW Z4 Italian Championship GT3
Cosa vi devo dire, la sorpresa è stata notevole. Ci sarà da lavorare parecchio.
Per concludere, due note riguardo la robustezza delle macchine.
Scalextric PCR e NSR si sono rivelate molto robuste. Il telaio che sporge dalla carrozzeria aiuta parecchio ad ammortizzare i colpi e gli alettoni sono fatti per resistere agli urti.
Non si può dire altrettanto per la “fragile” Scaleauto. Bella da vedere per l’amor del cielo, con tutte le sue fotoincisioni, griglie ecc., ma in una gara se cominciamo a perdere per strada spoiler, alettone e ammennicoli vari, alla fine non è più bella come prima.
In tutte le prove fatte, con tutte le configurazioni possibili, la Scalextric PCR ci è piaciuta sotto tutti i punti di vista.
Non ci resta che aspettare l’estate per vedere se il modello definitivo manterrà il livello prestazionale del prototipo in prova.
Per quanto riguarda un campionato GT3 multimarca, la possibilità c’è ed è reale. L’intenzione è quella di portare una buona base regolamentare di questa categoria già ai Campionati Nazionali di quest’anno, per poi valutarne le eventuali modifiche.
Vi invito a guardare il filmato girato durante la prova.
Filmato test BMW Z4 Scalextric PCR
Concludo ringraziando il Prof. Biacchi per le circa 16 ore di test, 2 giorni chiusi al Milano Slot con libera uscita solo per il caffè
(Corona a confronto è come se fosse stato sulla spiaggia in vacanza ahahahaha). Ne siamo usciti che non ci ricordavamo più che giorno era.
Giacomo
www.amazingslot.com
Ciao
il modello scaleauto gira forte anche di scatola con il motore cassa corta …
Se leggo bene la prima tabella si riferisce proprio a questa configurazione.
Hello Giacomo
Thank you for your efforts to write this excellent article. I know these kind of tests take a lot of time.
One thing I do miss in the data.
You post the magnetic pull for the different Motors, I assume you measured these on the same car with the same offset pod. But in the tables with laptimes with the different set-ups you do not mention the Magna force.
Here you would have measured different values for the same motor (due to the different rideheights from the different tyre/wheels and(offset) pods.
with kind regards
Tamar