Con l’Audi e-tron quattro alla 24h di Bruxelles
Prima di raccontarvi questa fantastica esperienza, vi mostro alcune foto della meccanica 4WD dell’Audi e-tron quattro di Slot.it, giusto per comprendere le differenze rispetto ad una LMP tradizionale.
(Se scorrete verso il basso la home di Italia Slot troverete l’articolo dedicato).
La squadra era composta da me, il Prof. Claudio Biacchi, Maurizio Ferrari, Michele Grassi e dai belgi Michel e Vitor.
Un mix di piloti con tipologia di guida e prestazioni diverse per poter fornire impressioni ad ogni livello di utilizzo.
Arriviamo a Bruxelles Venerdì sera, abbiamo una lista infinita di cose da provare ma il tempo è poco e ci limitiamo a girare per vedere il comportamento della macchina su pista Scalextric.
L’Audi e-tron quattro è molto silenziosa, non ha vibrazioni ed è scorrevole, anzi fin troppo, tanto da indurci a sostituire la corona da 26 con la 27 denti, fermo restando le dentature delle pulegge che erano uguali sia all’anteriore che al posteriore.
Ci sentiamo osservati; logica la curiosità dei presenti nel vedere questo nuovo modello, quando poi davano uno sguardo ai tempi sul giro, l’interesse cresceva.
Si viaggia sul passo dei 12,8, poco distanti dai tempi delle migliori squadre. Abbiamo anche ricevuto i complimenti da alcuni componenti dei team spagnoli, mentre fra gli italiani qualcuno esclama: “Ca..o come filaaaa!!!!!”
Siamo soddisfatti della macchina, facciamo il punto della situazione dove ognuno dà le proprie impressioni.
Si decide che prima della gara, accorceremo ancora il rapporto per avere un po’ più di freno.
Si va a cena e poi un giretto per il bellissimo centro di Bruxelles con il Prof. a fare da Cicerone. Biacchi sa farti apprezzare ancora di più l’architettura della città.
Sabato mattina ci aspettano le verifiche. Un po’ di scompiglio fra gli organizzatori l’abbiamo portato.
Credo per incomprensioni sulla macchina che avremmo utilizzato (probabilmente al di là delle quattro ruote motrici non si aspettavano nient’altro di diverso), fatto sta che non si capacitavano del fatto che il pick-up era diverso da quello consentito e altre piccole cose.
Maurizio Ferrari ha avuto le sue belle difficoltà a spiegare cosa eravamo andati a fare Bruxelles, dell’importanza di mettere la e-tron quattro a confronto con le due ruote motrici per 24 ore, perché dovevamo usare una forniture doppia di gomme e del perché il pick-up avesse un’altra forma di lama.
Non so se ci sono arrivati ancora adesso, fatto sta che abbiamo montato la macchina pronta per la partenza.
In breve: l’Audi e-tron quattro per avere trazione anche sulle ruote anteriori, è obbligatorio che le gomme davanti tocchino la pista.
Il diametro delle ruote con gomma montata è uguale davanti e dietro, per cui la lama del pick-up deve essere più profonda, pena non sfruttare tutta l’altezza dello slot.
Per quanto riguarda le gomme, il consumo all’anteriore non è pari al posteriore ma comunque si consumano. Diciamo che ogni due cambi al posteriore bisogna cambiare anche le anteriori.
Nella foto sottostante è ben evidente il consumo della gomma anteriore dato dal grip.
Prima della partenza della 24 ore di Bruxelles, è stato messo in pista da Maurizio Ferrari il prototipo della Lotus 78 Policar.
La partenza della 25a edizione della 24h di Bruxelles vedeva al via:
9 squadre belghe
2 spagnole
2 francesi
1 olandese
1 mista Italia-Belgio-Olanda
e ben 5 italiane
La classifica per noi (Come il Vento “alla faccia di Felice”) era l’ultimo dei problemi, dovevamo in primis verificare l’affidabilità dei componenti (pulegge, cinghia, cuscinetti) e poi capire come si sarebbe comportata la macchina variando la ripartizione della trazione fra posteriore e anteriore.
Il nostro ingegnere di pista Maurizio Ferrari sempre molto attento al comportamento della e-tron quattro.
Spiegarvi il comportamento in pista e le sensazioni di guidare l’Audi a quattro ruote motrici è un po’ difficile ma ci provo.
La prima cosa di cui ci si rende conto è che in uscita di cura la macchina non scoda e “spara” via come un siluro.
La difficoltà iniziale è capire, rispetto ad una due ruote motrici, quanto prima si può spalancare il gas.
Guardandola da bordo pista mentre facevo il commissario, è evidente quanto le ruote anteriori trazionino portando la macchina fuori dalla curva senza sbandare.
Un altro punto di forza è senza dubbio la percorrenza delle curve ampie, la corsia esterna 8 per intenderci. Puoi aprire prima senza problemi, la macchina non sbanda e ti asseconda.
Più complessa è la guida nelle “S”. Le 4 ruote motrici ti portano a pensare che potrai percorrere le varianti o le curve strette a una velocità maggiore. Sbagliato, ci vuole una guida molto accorta e soprattutto bisogna tenere il gas costante senza sgasare.
Se accelerate nei cambi di direzione delle “S”, la trazione anteriore vi porterà fuori corsia.
Bisogna un po’ farci la mano, il Prof. e Michele non ci hanno messo molto, io qualche difficoltà in più l’ho trovata, tutto sommato sono arrivato a girare su buoni tempi.
Punto critico la frenata. A parità di rapporto corona/pignone di una due ruote motrici, la e-tron allunga la frenata.
Il motivo preciso non so dirvelo, mi sono fatto l’idea che quando rilasci il gas, lo scatto libero del cuscinetto posto nei cerchi anteriori è libero, le ruote anteriori ruotando libere e con tutto il loro peso fanno da volano.
Niente di drammatico, solo la sensazione di essere troppo lunghi di rapporto.
Ripartendo diversamente la trazione fra anteriore e posteriore, la frenata è nettamente aumentata.
E’ bastato aumentare la dentatura della puleggia anteriore per avere più sicurezza in frenata ed abbassare i tempi sul giro.
Nelle ultime manche di gara il Prof. Biacchi ha mantenuto un ritmo incredibile, tanto da fare terzo di manche.
Nella schermata sottostante potete vedere nella colonna dei giri veloci, come l’Audi a quattro ruote motrici fosse in grado di girare sui tempi delle macchine migliori.
Tirando le somme di questa incredibile avventura, l’Audi e-tron quattro si è dimostrata estremamente affidabile.
Non abbiamo rotto assolutamente niente, avremmo potuto fare tutte le 24 ore fermandoci solo per i cambi gomme, ma le prove da fare erano molte e, ligi al nostro dovere di collaudatori, ci siamo fermati nei tempi programmati.
La cosa certa è che abbiamo acquisito un infinità di informazioni che saranno utili allo sviluppo di futuri modelli a quattro ruote motrici.
La 24h di Bruxelles si è conclusa con una netta supremazia degli spagnoli del team Galletita (erano su un altro pianeta), con l’enorme distacco di 185 giri sugli altri spagnoli El_Slot.
Grande battaglia per il terzo posto fra due squadre italiane: Tuscany e Ginetta.
Tuscany dopo varie rotture di telaio erano in rimonta su Ginetta. Durante la penultima manche, entrambe le squadre sono costrette ai box per riparazioni. Ripartono regalandoci l’ultima ora di gara in suspens.
Ad avere la meglio sarà Tuscany che conquista il podio.
4° Ginetta
Gara da ricordare (soprattutto per la sopportazione di avere Ubezio in squadra) per ADF Racing: 6° posto assoluto e 1° nella classifica Club.
Sfortunato il team Sic_58, orfano di Marco Scatena rinchiuso in albergo con forti dolori, partono a “bomba” e riescono a mantenersi nei primi tre della classifica.
Poi a causa di un incidente di cui sono incolpevoli (tanto per darvi un idea dell’incidente, pensate che alla loro Lola gli si sono strappate entrambe le colonnine della carrozzeria), inizia a succedergli di tutto.
Il buon Biacchi e Grassi gli hanno dato una mano facendogli qualche turno di guida, ma oramai la gara era compromessa.
L’arrivo della 24 ore.
Giacomo
www.amazingslot.com
Sono scontati ma sono anche doverosi i complimenti soprattutto perchè siamo di fronte a qualcosa di dicerso di quello che c’è già, di veramente innovativo.
Mi scuso se non mi soffermo con commenti alla gara, ma da rallyslottista ho alcune curiosità e domande.
Come è andata l’usura delle pulegge e soprattutto della cinghia?
Leggendo quanto sopra deduco che sono previste dentature diverse per le pulegge giustò?
La vettura sarà rilasciata nel febbraio 2015, quindi presumo che anche ricambi vari lo saranno per quel periodo, giusto?
Carissimo Maurizio, un telaio personalizzabile HRS lo hai già , c’è lo farai anche in versione 4WD?
Se si, considerando che le ammortizzazioni ci sono, ecco fatto un bel telaio rally, e se ci metti un pickup con braccino basculante siamo alla perfezione: Telaio HRS Rally !!!
Farai mai questo bel pensierino? grazie Paolo
Non ho aperto ancora la macchina ma la cinghia ha fatto tutte le 24 ore. Nella 24 ore corsa precedentemente la cinghia si era usurata ma risultava ancora in discrete condizioni. Le pulegge non avevano manifestato alcuna usura.
Sì per la data di uscita ci saranno anche i ricambi, forse solo esclusi alcuni pezzi ‘evoluzione’ che potrebbero arrivare poco dopo (esempio: pulegge per ruote in magnesio)
Il sistema 4WD sarà applicabile a molti modelli.
Le ruote anteriori a scatto libero, che saranno disponibili a ricambio, possono essere montate direttamente su molti modelli a 4WD (ad esempio, credo quasi tutte le SCX)
Uhm mooooolto interessante, prevedo delle belle evoluzioni nel rally!
Per la cinghia anche se usurata, ma mai cambiata direi che a livello rally va ancora meglio visto che tipicamente le gare rally sono mooooolto più brevi ed a velocità più ridotta.
Sarà da vedere cosa succederà con la farina ma come non ne risentono altre parti meccaniche non credo proprio che pulegge e cinghia abbiano problemi.
Più che altro ci vorranno cinghie di varie lunghezze da adattare ai vari modelli.
Bisognerà testare invece il mozzo a scatto libero in condizione di gara sporca (fondo con farina) come si comporterà…. beh dai tre mesetti passano in fretta e poi sapremo.
grazie delle risposte.
A nome di tutti i componenti del Team Sic 58, voglio ringraziare tutti coloro che avendo capito i nostri problemi, disagi ed inconvenienti non imputabili a nessuno, ci hanno aiutato a portare a termine una 24h assurda e quasi impossibile da raccontare.
Ringraziamo Michele Grassi, Claudio Biacchi, Giacomo Grazioli, Corrado Mini, Alberto Elli, Maurizio Merlo, Dario Pirovano e tutti i componenti del team Hakuna Matata, Senio Regoli e tutti i ragazzi del Tuscani Racing Slot, tutta la squadra spagnola El Sot Trou Belge, e tutti gli organizzatori in modo particolare Francois Desmet.
Infine ringraziamo anche l’unico team italiano che ci ha regalato la cigliegina sulla torta a fine gara, e mi riferisco ai 15 giri di penalità. Una grande lezione di sportività.
Grazie ancora a tutti
Giampaolo Germani
Qualcuno avrà pensato che ci faccio alla 24 h di Bruxelles quando l’anno scorso in questo periodo ho abbandonato le corse…..me lo sono chiesto anch’io a dire il vero!!!
C’è da dire che alla chiamata del prof ero titubante se andare o no, ma alla fine ho scoperto che si correva per un altro scopo, che non era la prima posizione ma bensì per testare una macchina di nuova concezione, quindi ho accettato questo impegno.
Ero scettico sulle potenzialità di questa macchina, non avendola mai provata, in realtà si è dimostrata subito dal primo giro in pista una macchina veloce e strana nell’uscita di curva….più che strana direi strabiliante, si sentiva la trazione quattro che ti portava all’esterno ma quando davi gas nel settore precedente al rettilineo fuori della curva la motricità della trazione integrale ti sparava fuori dalla curva a una velocità della mado..a!!!.
L’entrata in curva non delle migliori a gomma nuova, bhe ma è normale, non si ha il PK e basta che tocca nell’anteriore ma si hanno 2 gomme come nel posteriore, il tempo che si scaldano e si consumano quel poco la macchina diventa simile a un 2 ruote motrici.
Sono contento che prima di mettere sul mercato un prodotto sia stato testato in una 24 h, che come sappiamo è il test più stressante per una macchina di quelle dimensioni e inoltre di avere partecipato al test facendomi riassaporare le mie amate 24 h.
Certo il 2 ruote motrici è ancora lontano ma questo quattro è un ottimo inizio.