In pista con le Lotus 72
Piccole, come lo erano le F1 degli anni ’70, le Lotus 72 che abbiamo provato erano l’ultima versione dei prototipi prima della produzione dei modelli definitivi.
In pratica la prova reale per vedere come andrà la macchina che andremo ad acquistare in negozio.
Due i modelli, la prima versione della Lotus 72 pilotata da Jochen Rindt e l’evoluzione di Ronnie Peterson.
Da questi prototipi si possono già apprezzare alcune soluzioni estetiche come il casco integrale con la visiera trasparente che lascia intravedere la faccia del pilota.
Oppure i pneumatici con forma e battistrada dell’epoca
Bando alle ciance! Siamo qui a vedere come vanno, l’aspetto modellistico e dei suoi particolari estetici sarà meglio valutarli quando avremo fra le mani la versione verniciata e tampografata.
Non vi nascondo che, visto la complessità della trasmissione, mi sarei aspettato di sentire rumori accentuati, inveceaa Lotus 72 è silenziosa.
La trasmissione riproducente la cascata di ingranaggi del cambio Hewland FG400 è la prima cosa che mi ha stupito.
La macchina scorre liscia come l’olio, è un piacere guidarla.
La pista del Milano Slot è un tracciato molto selettivo per le slot car, ci sono salite, scollinamenti, curve e controcurve, tratti autocostruiti con raggiature non standard, insomma una pista test ideale per far emergere eventuali difetti.
Premessa:
Le Lotus 72 erano in configurazione “da scatola” a cui però erano stati tolti i due magneti posti sotto l’assale posteriore.
Se prendete una F1 Carrera o Scalextric (munite di motore simile) e gli togliete il magnete, hanno un rapporto talmente lungo che non riuscireste a guidarle senza schiantarle ad ogni curva.
Detto questo, dopo i primi giri di riscaldamento con la Lotus si prova a spingere e qui la seconda cosa che mi ha stupito.
La macchina risponde prontamente sia in accelerazione che in frenata, come avesse sotto un buon motore di quelli che siamo abituati ad usare (ma buono buono).
Il peso ridotto di tutta la macchina, le masse rotanti dell’assale posteriore (cerchi in plastica, gomma e corona di piccolo diametro) fanno si che ci sia la giusta potenza per “schizzare” fuori dalle curve e frenare solo all’ultimo settore in fondo ai rettilinei. Anzi, il regolatore del freno l’ho dovuto posizionare a metà scala perché l’impressione era quella che la macchina bloccasse addirittura le ruote dietro.
Vi giuro, una libidine pazzesca guidare questa piccola F1 come una normale slot.
A gomme calde si comincia a spingere e il Prof., senza ritegno stacca un 10,403 da urlo.
Non ci posso credere!!!!! Nella gara di Martedì scorso con le Classic, il Prof. Biacchi aveva ottenuto il miglior giro di gara sulla stessa corsia in 10,556 con la Matra.
Ancora più stupefacente è stato vedere il passo gara con una costanza di tempi impressionante.
Non mi resta che inchinarmi e togliermi il cappello davanti al progettista Andrew Rowland e alla Slot.it che ha creduto in questo progetto, affinandolo e rendendo possibile la produzione di una slot che per quanto mi riguarda non vedrà mai la vetrina (non sono collezionista) ma tante, tante gare.
Vi invito a clikare sul link sottostante per vedere il filmato della prova girato da Maurizio Ferrari
Filmato test Lotus 72 – Policar
Giacomo
www.amazingslot.com
Bellissime, ho avuto il piacere di fotografare il prototipo in occasione del nazionale Slot.it di Catania ed era, senza dubbio, la novità più interessante tra le molte presentate.
A questo punto la domanda dello slottista “in fregola” è d’obbligo: A quando nei negozi???
Quarieri
Primavera 2015
…natale 2014???
e la March?
Primavera 2015. Il progetto come potete bene immaginare è completamente nuovo, e ha richiesto molto studio e impegno. La March è in fase di progettazione.