Controller SCP-2: l’evoluzione del ”SECAPELO”

Prima di provarlo in pista, viste le notevoli modifiche meccaniche e di mappatura, è vivamente consigliato leggere il manuale.
Come si dice: “…nessuno nasce imparato!
E’ scritto in modo chiaro e spiega molto bene come settare il controller nelle varie situazioni di utilizzo.
Lo trovate sul sito www.slot.it
http://www.slot.it/ITALIANO/Manuals_SCP.html

Anche se avete avuto tra le mani un SCP-1 e pensate di sapere già tutto, non fatevi ingannare dall’aspetto estetico, considerate l’SCP-2 uno strumento nuovo tutto da scoprire.

La prima cosa che dovete sapere è che l’SCP-2 è interamente costruito in Italia.
Per gli ingegneri Slot.it è come se fosse un “bambino” da coccolare a cui prestare molte attenzioni, da qui la decisione di seguirne passo passo la crescita direttamente nella factory di Reggio Emilia.
Questo, se da un lato fa si che si ottenga un prodotto decisamente più qualitativo, dall’altro ha comportato un aumento del costo del pulsante.Stiamo parlando di cifre nell’ordine delle 150 euro, sempre ben al di sotto di quello che pagheremmo per pulsanti blasonati.
Da tenere presente che se avete già l’SCP-1 le cartucce sono compatibili per cui potete risparmiare acquistando la versione SCP201f (senza cartuccia).

Partiamo dalla meccanica.
Una delle cose che lasciava perplessi gli utilizzatori dell’SCP-1, era il grilletto.
Rigido, squadrato, “ballerino” e, al suo rilascio, un effetto di risonanza sul guscio che dava un senso di poca robustezza.

Il nuovo grilletto è stato completamente ridisegnato, ora è montato su cuscinetti e il grosso magnete laterale è stato sostituito da due piccoli magneti posti agli estremi di una forcella.

Il grilletto a contatto con le dita è gommato ed arrotondato, rispetto al precedente è tutta un’altra sensazione.
Il controller SCP-2 è fornito di due grilletti di diverse lunghezze, per guida a uno o due dita.

Sulla parte superiore del guscio sono spariti gli switch che rendevano complesso il settaggio.
Al loro posto un comodo interruttore. La funzione è diversa dai vecchi switch, ne parleremo più avanti.

SCP-2 utilizza un sistema a lettura magnetica senza contatti, con sistema di cartucce intercambiabili per connettersi a sistemi slot analogici o digitali.
La cartuccia digitale è universale per tutti sistemi digitali ad oggi disponibili (Ninco, Carrera, Scalextric Hornby e SCX Tecnitoys).
E’ anche il pulsante standard per il sistema oXigen.

I colori del cablaggio del controllore SCP-2 seguono lo standard US (Parma).
BIANCO per il + (alimentazione), ROSSO per il – (massa), NERO per il motore (pista).
Il cavo è fornito con le banane, per montare la Magic seguite questo schema:

Specifiche tecniche
Alimentazione 6 – 24V

Massima corrente motore:
cartuccia standard analogica 6A
cartuccia alta corrente 40A

Temperatura ambiente ammessa 0 to 40°
Peso 270 g

Prima di provarlo in pista, con l’aiuto del manuale, vediamo a cosa servono tutti i pomelli e bottoni.
Per chi invece già conosce quelli della precedente versione, vedremo le nuove funzionalità.

L’interruttore: ‘Fast’, ‘Standardd’, ‘Slow’
Con l’avvento del controller SCP2 è stato ridisegnato il sistema di mappatura per renderlo più facile da usare, e più efficace.
Entrambi i modi di funzionamento (lineare e a curva) possono essere utilizzati con tre diverse caratteristiche di risposta del grilletto:
‘fast’, ‘standard’, ‘slow’, riferendosi questi termini non alla velocità della vettura ma alla relazione fra grilletto e tensione di uscita: in altre parole le letture del grilletto sono rimappate tramite una curva aggressiva (fast), normale (standard, o dolce (slow).

Power Trim (PT):
noto anche come ‘antispin’, questa manopola regola l’erogazione di potenza alla macchina.

La manopola PT limita la massima pendenza della variazione di potenza applicata durante un incremento di potenza: se tale incremento è superiore a questa pendenza, si applica la pendenza regolata dal comando ‘power trim’.
In altre parole: se il grilletto viene tirato violentemente, la variazione di potenza è molto ripida. In questo caso, la strategia di power trim eroga potenza alla macchina con una pendenza più dolce, ossia più gradualmente.
In realtà, un vero antispin dovrebbe verificare la velocità delle ruote e determinare il pattinamento prima di tagliare potenza.
Lo SCP-2, invece, effettua una erogazione graduale a fronte di una più ripida richiesta da parte del pilota.
Come aneddoto, questa strategia si basa su ciò che era possibile realizzare legalmente sulle F1 degli anni 90: essendo vietato l’antispin vero e proprio, questa strategia era tutto ciò che si poteva fare..

Curve/Max (CM):
questa manopola è al centro del funzionamento del pulsante SCP-2.
A seconda del modo scelto, ‘curve’ o ‘lineare’, ha due caratteristiche completamente distinte.
Modo 1 e 2, lineare con e senza limitazione di velocità.
La manopola CM regola il valore del punto immediatamente prima del massimo, o il massimo stesso.
In Modo 3 questa manopola muove il punto di lavoro sull’asse orizzontale la cui posizione verticale è controllata dai dip-switches.
In altre parole, regola il punto intermedio della curva che viene costruita passando per il minimo (manopola MS), per questo punto, e per il massimo (100\%).

Min Speed (MS):
questa manopola regola la velocità di partenza del modello, nel momento in cui il pulsante esce dalla zona ‘freno’.
Noto anche come ‘sensibilità’, in termni di pulsanti resistivi, equivale, circa, a cambiare la resistenza del pulsante.

Freno (BK):
la frenata avviene automaticamente al rilascio completo del grilletto.
Il comando ‘Freno’ permette una selezione fra due differenti strategie: ‘sweep” e ‘fissa’.
L’indicatore del freno è diviso in due parti: una, sotto l’indicazione ‘sweep’, aziona il freno in modalità ‘decrescente’, l’altra, sotto l’indicazione ‘fixed’, aziona il freno in modalità ‘fissa’.
E’ evidente che questa tautologia non spiega molto, e quindi è probabilmente molto meglio guardare le figure

Nel caso siate stati abbastanza fortunati da vedere i dati di telemetria di una vera vettura da corsa, avrete forse notato che la decelarazione ha un massimo all’inizio della frenata (che nel caso di una vettura di F1 può anche raggiungere i 5g), poi cala al decrescere della pressione esercitata sul pedale del freno.
Questo è quanto si prefigge di realizzare la strategia ‘sweep’: una forte decelerazione iniziale seguita da un calo dell’azione frenante.
In altre parole: lo ‘sweep’ comincia sempre con il 100\% di freno, passando poi gradualmente a zero (0) al passare del tempo.
La manopola ‘sweep’ controlla esattamente il tempo di sweep, cioè in quanto tempo il freno passa dal 100\% a 0.
Si noti che, quando viene completamente ruotato in senso antiorario, a fine corsa, il freno è fisso al 100\%, ossia, in termini della strategia ‘sweep’, il tempo che intercorre fra il massimo della frenata e lo zero è infinito.
Al ruotare della manopola in senso orario, fino allo zero centrale, il tempo di sweep passa da 1.7s a 0.5s.
Il modo ‘fisso’, alternativo, selezionabile ruotando la manopola nel quadrante di destra, è un tradizionale freno a valore regolabile, dal 100\% a zero.

Interfaccia per Live Timing (Telemetria):
Il connettore di tipo USB presente sul lato del pulsante NON E’ una porta USB. NON connetterlo al PC o ad un altro dispositivo USB: non causerebbe nessun danno, ma sarebbe del tutto inutile.

Lo SCP-2 mette a disposizione un porta dati per trasmissione a PC.
E’ però necessaria una scatola di interfaccia, accoppiabile al pulsante, che permette la trasmissione dati a PC.

Il sistema di telemetria trasmette tutti i dati di guida (posizione grilletto, posizione filtrata dall’antispin, freno, potenziometri vari) e visualizza in tempo reale la curva impostata ed il punto di lavoro.
Il software su PC può effettuarne il salvataggio su disco, oppure visualizzare quanto scaricato sulla chiave USB.
E’ un sistema molto utile per paragonare diversi setup dei modelli, differenti abilità di guida, o semplicemente tenere traccia dell’andamento di una gara.
Il sistema è anche in grado di trasmettere il tempo sul giro ed eventuali tempi parziali.

Per i bottoni che riguardano espressamente le funzionalità dei sistemi digitali vi rimando al manuale.

I modi disponibili:
1. LINEARE con scalino (modo 1):
la relazione fra la posizione del grilletto e la tensione di uscita è sempre una linea retta.
Il controller SCP-2, quando il grilletto è completamente tirato, eroga sempre il 100\% della tensione disponibile.
Grazie però ad una innovativa e intelligente strategia, questo modo è estremamente flessibile e può essere utilizzato nella maggior parte dei casi.

2. LINEARE con limitazione della potenza massima (modo 2):
la relazione fra la posizione del grilletto e la tensione di uscita è sempre una linea retta, ma quando il grilletto è completamente tirato, la tensione di uscita può essere ridotta fino al 35\% del massimo disponibile.
Questo modo di funzionamento è estremamente utile, per esempio, per i bambini.

3. CURVA regolabile (modo 3):
è un modo di funzionamento in cui la relazione fra grilletto e tensione di uscita non è una linea retta, ma può essere trasformato in una curva concava o convessa, a piacimento.

4. FANTASMA (modo 4):
è una modalità di funzionamento in cui la velocità è fissa e selezionabile, utile per muovere autonomamente le macchine in pista o rodare un motore.

Modo 1 – LINEARE con scalinoIl modo 1 si seleziona ponendo il selettore sul retro del pulsante sulla posizione ‘LIN’ (alto) ed i dip switches (DP) in una posizione qualunqe eccetto quella ’00’.

Funziona così: la manopola Min Speed (MS) e quella Curve/Max (CM) regolano rispettivamente il punto di attacco, ossia la minima tensione applicata al motore, e la tensione applicata quando il grilletto è al 99\% della corsa, ossia immediatamente prima del 100\% (Max), punto nel quale viene erogato comunque il 100\% della potenza disponibile, siano 12 o 18V.

In questo modo, è possibile mantenere una banda di potenza ideale per la fase di curva, indipendentemente dalla tensione disponibile in pista, e comunque non rinunciare alla potenza massima in rettilineo.
La transizione fra il valore regolato con il selettore CM, ed il valore massimo, avviene secondo quanto impostato dalla regolazione del Power Trim.
Maggiore il Power Trim, più graduale la transizione.

E’ una strategia di controllo di facile regolazione e grande efficacia.

Selezione del Modo 2 (‘bambini’)
Questo modo di funzionamento permette di ridurre la velocità massima del modello, cosa molto utile soprattutto nel caso di principianti o bambini.
Essendo un modo ‘speciale, vi si accede attraverso una procedura protetta, come segue:
reset (accensione) del pulsante mantenendo premuto il bottone rotondo di freno e transizione dell’interruttore da ‘std’ a ‘slow’ sempre tenendo il freno premuto.

Il colore arancione del LED ‘Max / Min Diagnostic’ indica il passaggio in ‘modo 2’.
Per uscire dal modo ‘2’, ripetere l’operazione ma effettuando una transizione inversa dello swicth: da ‘slow’ a ‘std’.

Modo 3 – CURVE
si seleziona ponendo il selettore sul retro del pulsante sulla posizione ‘CRV’ (basso).

Il modo ‘Curva’ è particolarmente flessibile. Un adeguata regolazione della manopola Curve/Max (azzurra), unitamente alla posizione dei dip switches (DS), permette una regolazione molto accurata della risposta.
Per capirne il funzionamento, si deve considerare che la curva di risposta è definita da tre punti

1. Il minimo, che è il punto di attacco della velocità, ossia la velocità minima definita dal potenziomentro MS, e che varia a seconda della regolazione.

2. Il punto intermedio della curva, definito dalla intersezione di due linee: una, orizzontale, sull’asse verticale della tensione, posizionata al 50\% dello stesso, e l’altra, una linea verticale sull’asse orizzontale che rappresenta la posizione del grilletto, la cui posizione dipende dalla regolazione del potenziometro Curve/Max.

3. Il massimo, che è sempre, in questa modalità particolare, il 100\% della tensione disponibile.
Nel seguente esempio, data un certa posizione della manopola MS, ed un certo valore fisso dei dip switches, variando la manopola CM la curva varia come illustrato.

Ovviamente le curve possono variare con continuità tra quelle rappresentate da CM=10 e CM=0.
La curva qui di seguito con il valore CM=4 è un esempio di situazione intermedia.
L’inviluppo delle possibili curve, con il valore suddetto di MS, è rappresentato nel diagramma qui sopra.

Cosa capita dunque, al variare invece del potenziometro MS?

A questo punto è facile visualizzare l’intero inviluppo di una situazione campione, cioè l’insieme completo di curve ottenibili con posizione dei dip switches fissa, al variare di CM e MS:


Inviluppo delle curve a DS fissi e al valore di MS e CM

Detto questo, come negli altri modi, la mappatura del trigger può essere selezionata in modo aggressivo (Fast), normale (Std) o morbido (Slow) tramite l’interruttore.

Modo 4 – GHOST (fantasma)
Il modo GHOST (auto fantasma) permette di fare girare in pista una macchina ad una velocità costante e regolabile; si attiva eseguendo la seguente sequenza:1. impostare la manopola CM sullo zero
2. commutare l’interruttore CRV/LIN su LIN
3. premere HAND BRAKE (pulsante rotondo)
4. mantenere HAND BRAKE premuto e contemporaneamente premere entrambe le frecce (LC), mantenendoli premuti
5. tirare completamente il grilletto
6. rilasciare completamente il grilletto
7. rilasciare tutti I pulsanti: i LEDs cominceranno a lampeggiare indicando il modo GHOST
8. regolare la velocità agendo sulla manopola CM (azzurra).

Ed ora in pista per vedere come va.

La prima cosa da fare è una regolazione di base per “cucirci” addosso la risposta del grilletto.
E’ come regolare il volante, sedile e pedaliera su una macchina vera, se non è a misura non si riuscirà a sfruttarla al meglio.

Posizionare l’interruttore sul retro del pulsante sulla posizione LIN, e l’interruttore superiore (top of controller) su ‘STD’.
Ruotare le manopole Power Trim e Min Speed completamente in senso antiorario.
Ruotare la manopola Brake e Curve/Max completamente in senso orario.
Premere il grilletto: la macchina dovrebbe partire.
Regolare la manopola ‘Min Speed’ fino ad ottenere la giusta velocità minima del modello, che dipenderà dalla pista, dal motore, dalla tensionee dallo stile di guida.
Regolare poi la manopola Curve/Max per adattare la curva alla risposta desiderata.

Nel mio caso specifico ho regolato il Min Speed (giallo) in modo che la macchina non parta appena tocco il grilletto, preferisco avere la prima parte “morta”.
Mentre invece sfrutto molto il grilletto nella parte terminale, per cui ho regolato in modo di avere una giusta progressione da metà in su.

La prima impressione è che queste manopole siano più graduali, con l’SCP-1 da una tacca all’altra ti cambiava il mondo, qui sembrano più progressive.
Le dimensioni del pulsante non sono cambiate, sempre un pochino ingombrante da tenere in mano (è solo l’impressione dovuta alla testata grossa), ma ha il vantaggio di essere molto leggero. In gare di durata non è poco.
Il nuovo grilletto rivestito di gomma morbida è una grande libide, soprattutto per chi era abituato al precente.
La forma arrotondata, i cuscinetti e il nuovo sistema a forcella con i piccoli magneti montati in testa, ti danno tutt’altra sensazione…
E’ stato come passare dal Garelli 3 marce a uno scooter di ultima generazione (se non avete mai posseduto il Garelli non potete capire AHAHAHAHAHAHA).

Dall’inizio della sua commercializzazione ho utilizzato l’SCP-1 per parecchio tempo consecutivamente, era il mio unico pulsante e posso dire di conoscerlo alquanto bene.
Sono stati fatti vari aggiornamenti migliorativi sino ad arrivare al 1.1 senza però una vera e propria rivoluzione.
Un bel pulsante, economico, con tanti “gingilli” accessori (funzione fantasma, freno a mano, limitatore di velocità ecc.), ma di fatto per utilizzarlo al meglio richiedeva continue regolazioni.
Troppo soggetto al tipo di guida, alla macchina, al motore, ma la cosa che più di tutte mi faceva “tribulare”, era ad esempio quando ti trovavi su una pista dove tra una corsia e l’altra c’era diversità di corrente (ne sono pieni i Club).
Dovevi continuamente fare regolazioni, perdendo concentrazione sulla guida.
Alla fine mi sono ritrovato a fare gare spettacolari quando le condizioni erano perfette e gare disastrose quando non trovavi subito la perfetta regolazione.
Un’altra situazione è quando provavi la macchina da solo su una determinata pista, riuscivi sempre a trovare la regolazione che ti permetteva di fare dei gran tempi, poi in gara le cose cambiavano magicamente, il solo fatto di avere in pista altre macchine che assorbivano corrente, facevano si che tutte le tue regolazioni non andassero più bene e ti ritrovavi a “smanettare” il pulsante strada facendo.

Quest’anno ho utilizzato un classico pulsante Parma con resistenza a filo collegato ad un’elettronica che permette di regolare il freno, la sensibilità ecc., insomma tutte quelle cose che i moderni pulsanti hanno.
La combinazione resistenza a filo/elettronica sembra fatta apposta per il mio tipo di guida.
Effettuo le regolazioni solo in base alla potenza del motore e aggiusto il freno, per il resto è perfetto.
La resistenza a filo è talmente progressiva che è come se avessi in mano la manopola del gas della mia moto.
Fatto sta che con questo pulsante ho alzato il mio livello competitivo con prestazioni costanti e sarà il pulsante di riferimento per questa prova dell’SCP-2

Per noi “smanettoni” la cartuccia da utilizzare è quella ad alta corrente (SCP201g – Controller completo versione METAL SCP201fg) riconoscibile da tre fili separati

La cartuccia standard è più adatta ad un uso casalingo

Questa non è stata una semplice prova di qualche ora, ho messo alla “frusta” l’SCP-2 per più di un mese, provando e riprovando in ogni possibile situazione, su più piste e, cosa fondamentale, coinvolgendo una decina di persone di varia natura agonistica: dal campione a quello che giocava con le slot per la prima volta.

I test, considerando la varietà di piloti, sono stati effettuati con il controller impostato in modo lineare (LIN).
Sicuramente con un SCP-2 personale si potrà trovare una più fine regolazione impostandolo su curve (CRV).

La prima cosa di cui ti rendi conto immediatamente dopo pochi giri è il freno.
E’ difficile spiegare la sensazione di sicurezza che da, una progressione di frenata incredibile, mai provata fino ad ora. Numero 1.Tiri la staccata ed è come attivare un servo freno, la macchina non si scompone ed entra in curva pulita anche quando avresti giurato di andare lungo. Fantastico!

Una volta regolato il punto di attacco preferito del grilletto (Min Speed – giallo) e il punto in cui da li in poi il grilletto deve dare il massimo (Curme / Max – azzurro), con il Power Trim (verde) regoliamo quanto gradualmente la potenza deve arrivare al punto massimo.

L’SCP-2, a parte l’aspetto estetico, non è neanche parente con la precedente versione, la macchina si controlla perfettamente, non ci sono comportamenti imprevisti e si fanno giri su giri senza uscire.
Anche cambiando macchina con motori più potenti, la regolazione di base non cambia, i potenziometri sono molto progressivi e consentono di raggiungere le giuste correzioni senza “sballare” completamente il comportamento della macchina.

Notevolmente intuitivo l’interruttore SD: la regolazione del pulsante mi sembra buona ma la macchina non spinge? Sposto l’interruttore su FAST e risolvo il problema.
La macchina è troppo brusca e ho difficoltà nelle curve? Sposto l’interruttore su SLOW e diventa subito un agnellino, docile e rotonda da condurre.

I più bravi (solitamente anche i più esigenti e scettici) con stupore hanno fatto grandi elogi quando si sono ritrovati a girare con molta semplicità e tanta sicurezza negli stessi tempi con cui giravano con il proprio pulsante.
I meno esperti erano ancora più soddisfatti perché con l’SCP-2 riuscivano ad inanellare giri su giri senza uscire, con una sicurezza tale da farli sembrare piloti ben più navigati.

Con una persona in particolare ho voluto fare la prova del nove. Gastone (così lo chiamerò) è un appassionato di slot che frequenta quando può il Club e si cimenta in gare spesso disastrose.
Guida nervosa, non fa scorrere la macchina anche se, guardandolo, uno slottista esperto capisce che potrebbe divertirsi di più se avesse in mano un pulsante che lo asseconda nei suoi errori.

Gli faccio provare l’SCP-2 con una regolazione a casaccio, cerco di capire come usa il grilletto e gli aggiusto il minimo (Min Speed).
Comincia a girare e, pur avendo la stessa macchina, sembrava che fosse passato dal Maggiolino della Pink-car (più sul tetto che sulle ruote) ad una Classic attuale che per farla uscire di pista ti devi girare dall’altra parte prima della curva.
Finalmente ha potuto concentrarsi sulla guida senza uscire e sempre più velocemente.
Aumentando il ritmo ha richiesto più prontezza nel pulsante… Fatto. Meno freno per far scorrere la macchina… Fatto. I “blin blin” del cronometro a ogni giro lo hanno talmente gasato che se ne è andato via quella sera con il suo record personale e una soddisfazione incredibile.

Paragonare l’SCP-2 all’SCP-1 non è cosa, sono completamente diversi.
Su questo nuovo controller è evidente che è stato fatto un gran lavoro.

Come per tutte le cose, la massa degli utilizzatori di tutto il Mondo, dirà la sua; gli ingegneri della Slot.it sono consapevoli di aver fatto un ottimo prodotto destinato ad una grande utenza, con un occhio di riguardo anche alle competizioni.

Giacomo
www.amazingslot.com

Riguardo

Moto, Auto, Kart e Slot Car

7 commenti su “Controller SCP-2: l’evoluzione del ”SECAPELO”

  1. Descrizione molto utile, una cosa chiedo per uso prevalentemente casalingo , meglio la cartuccia standar 1B , oppure quella piu’ prestante alta corrente ? hanno entrambe le sicurezze contro gli eventuali corti circuiti dovuti magari al motore che tocca le bandelle della pista,ecc, in modo tale da non rovinare il pulsante?

    ELDO

    • Sono due filosofie di protezione differente. La cartuccia ‘home’ ‘taglia’ l’alimentazione in caso di corto. Nella cartuccia ‘metal’ invece, la protezione è affidata al dimensionamento dei MOSFET di potenza, che di corrente ne lasciano passare veramente tanta, oltra che ad una ulteriore protezione che spegne il pulsante in caso di problemi sull’alimentazione.

      Tieni presente che la cartuccia ‘home’ non garantisce le stesse prestazioni di quella ad alta corrente, a causa delle protezioni usate, quindi, se giri anche in un club, io ti consiglio la seconda.

      • Maurizio vorrei sapere se anche con la cartuccia standar (diciamo per uso casalingo) si hanno le stesse regolazioni efficaci(tipo il freno fantastico come descritto nell’articolo), oppure con le protezioni di questa cartuccia rispetto a quelle alta corrente, si riduce l’efficacia delle varie regolazioni. Io non frequentando un club pensavo al pulsante con cartuccia standar 1B schema ansi .

        • Con la cartuccia ‘home’ l’efficacia del freno è leggermente ridotta, sempre per la presenza di una piccola resistenza (0.05 Ohm) che serve per misurare il valore della corrente al fine di proteggere la cartuccia. Le regolazioni restano invariate.

    • ok Maurizio, pensavo che la cartuccia alta corrente avesse come protezione solo il fusibile. io lo uso prevalentemente a casa , pero se dici che la cartuccia alta corrente protegge ugualmente il pulsante da eventuali danni sono propenso allora a prendere quest’ultima.
      saluti ELDO

  2. Posseggo una primissima versione del pulsante con la cartuccia analogica, volendo acquistare la versione senza cartuccia inserendo quella che ho che è compatibile andando in un club a disputare gare è consigliabile o anche in questo caso è meglio abbinarlo alla cartuccia alta corrente?

    • Se la cartuccia è quella ‘base’, consiglio vivamente di acquistare la cartuccia ‘alta corrente’

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