NSR GT3 – Tutti contro Tutti!
Oramai è un paio di anni che nella maggior parte dei Club si corre con le GT3 NSR.
La categoria ha riscosso un notevole successo anche grazie alla Three for Four che ha dato modo di scrivere un regolamento mirato al bilanciamento prestazionale dei modelli.
Prima è uscita la Porsche 997, in seguito la Corvette C6R e infine l’Audi R8 LMS.
A prestazioni, inizialmente fra le tre spiccava la Corvette C6R. Con il suo passo più lungo e la carrozzeria più bassa, sulla maggior parte dei tracciati era la macchina preferita.
Portando il peso della carrozzeria della Porsche 997 a 17 gr. con l’utilizzo dell’abitacolo in Lexan, si sono ribilanciate le prestazioni tanto che, nei campionati di quest’anno, molte sono state le 997 che hanno vinto gare.
Vuoi perché l’ultima ad essere stata introdotta sul mercato, vuoi per il suo comportamento in pista leggermente diverso dalle altre due, l’Audi R8 LMS è al momento la meno utilizzata.
Ho visto Audi andare come dei missili e vincere gare, ma guardando i loro utilizzatori, scopriamo che erano in mano a bravi preparatori o a piloti di indiscussa bravura.
A giorni uscirà l’Aston Martin Vantage V12, quarto modello della serie GT3 NSR e la curiosità di vedere come si comporterà in pista rispetto alle altre è tanta.
Driver tester della prova: Alessandro Trezzi, scelto non a caso in quanto collaudatore dei tre modelli presentati a Slotlandia 2011, serviti per il lancio della categoria GT3.
La pista è quella del Milano Slot dove in questa categoria la fanno da padrone le Porsche e le Corvette.
Le rivali messe in pista contro l’Aston Martin sono macchine che hanno vinto gare su questo tracciato e di indiscussa competitività.
Fra le tre, l’unica che è sempre stata molto veloce ma non ha mai vinto è stata l’Audi.
Preparatore e assistente in pista, il buon Vittorio Bardone che sull’Aston Martin ha montato il supporto motore completo (motore, sospensioni, boccole, assale e corona) della Corvette che era stata utilizzata alla scorsa 3×4.
Idem per l’assale anteriore, al quale sono stati aggiunti i distanziali in plastica montati di serie sulla Vantage.
Quando si mette una nuova macchina in pista per la prima volta, l’emozione è sempre tanta.
Nei primi giri ti concentri sull’estetica, guardi la grinta, l’assetto, se la forma rimane riconoscibile (alcuni modelli mentre vanno fai fatica a distinguerli) ecc.
Garantisco che anche a forte velocità dici: quella è un’Aston Martin.
Poi inizi a spingere per vedere come si comporta. I tempi ci dicono che dobbiamo fermarci ai box per alcune regolazioni.
Per prima cosa dobbiamo lavorare sull’assetto anteriore, la carrozzeria ha i parafanghi molto bassi e la ruota tocca in alcune curve.
Regolando le viti a brugola sopra l’assale, facciamo in modo che anche premendo la ruota non vada a toccare.
Per non abbassarci troppo, decidiamo di sostituire i distanziali da 2mm con altri più sottili, in modo da stringere la carreggiata e far lavorare la ruota dove il parafango è più largo.
Ora le ruote non toccano il parafango e sono ad una giusta distanza dalla pista.
Se si vuole un’escursione lunga delle sospensioni, anche le ruote posteriori rischiano di toccare il parafango della carrozzeria.
Come per le altre GT3, mentre una ruota è regolabile cambiando distanziale, dal lato corona la distanza è vincolata dal pignone del motore.
Più di tanto non si può stringere la carreggiata.
Con minore corsa delle sospensioni non ci sono problemi, ma siccome i sali scendi del tracciato su cui stiamo effettuando la prova richiedono un’escursione ampia, per essere sicuri che le ruote non tocchino, abbiamo posto un distanziale tra la colonnina della carrozzeria e il telaio.
Ora tutto gira bene e siamo pronti per la prova.
Alex dovrà effettuare una trentina di giri con ogniuna delle quattro GT3 in corsia due.
Mentre io e Vitto ci alterneremo le stesse macchine sulla corsia 5.
In pratica vedremo il comportamento sia su una corsia interna che su una centrale.
La prima impressione è da paura, l’Aston Martin Vantage è molto neutra, non scoda in uscita di curva e nei tratti misti è molto agile.
I tempi sul giro sono allineati alle altre GT3 ma la sicurezza che trasmette è tale da effettuare tutti i giri della prova senza uscite con un passo incredibile.
Io e Vitto abbiamo avuto la stessa impressione, molto facile da guidare con una sicurezza che ti invoglia a spingere forte sul grilletto.
Questi i risultati della prova
Sulla corsia interna, nonostante la Porsche abbia ottenuto il giro più veloce e la Corvette un’ottima costanza di giri, sul passo di gara l’Aston Martin ne esce vincitrice.
Le GT3 sono più allineate sulla corsia centrale dove la diversità di passo tra un telaio e l’altro ha meno importanza.
Anche se non è un riferimento da tenere troppo in considerazione in quanto dipende dal tipo di tracciato e dalla taratura delle sospensioni, sull’Aston Martin era montato il telaio nero (al momento l’unico disponibile), mentre sulle altre il telaio bianco.
L’Aston Martin Vantage V12 è una gran macchina che andrà ad incrementare i modelli dei campionati GT3.
Quella che vedete sotto è una Vantage NSR che ha corso il mese scorso la 24H di Diepenbeek in Belgio.
Le macchine sono state fornite da NSR in kit.
Giacomo
www.amazingslot.com
grazie per le vostre prove, molto interessanti!
una domanda: avete aggiunto peso alla carrozza dell’aston??
salut!
miki
Nella prova la carrozzeria era a 23g come la Corvette.
L’Aston Martin Vantage interpretata da Fabio Fiorentini
Una precisazione: alla macchina verniciata da Fabio mancano alcuni particolari della versione definitiva, mentre la calandra anteriore e le prese d’aria sul cofano sono state autocostruite.
Per il resto, confermo quanto scritto nell’articolo, con carrozzeria a 23 grammi, ha la stabilità della Corvette e la reattività e trazione della 997… praticamente, è una bomba!
Dimenticavo: è anche bellissima!
La macchina piu bella che ho avuto tra le mani,bella,compatta e inoltre in pista e’ un aereo.
In poche parole,QUESTA MACCHINA E’ UN’ORGASMO!!!!!!
Ciao
Bella livrea Fabio Bravo