Da MB SLOT nel 2012 PISTE IN LEGNO per SLOT CARS
Circuito di Albert Park realizzato in scala:
Pista 4 Corsie Moduli Standard:
Pista 6 Corsie Moduli Standard:
Pista 8 Corsie Moduli Standard:
Sistema di fissaggio (visualizzato 8 corsie):
Buon divertimento
Marco Ballardini
www.mbslot.com – info@mbslot.com
Bella idea, complimenti! In effetti,la sensazione provata nel correre su piste in legno non è minimamente paragonabile a quella delle piste in plastica; inoltre, particolare non trascurabile, sulla pista in legno si può far correre qualunque categoria (METALLO SOPRATTUTTO) VELOCE, cosa improponibile sulle piste in plastica.
Due domande: si riesce a rendere la pista liscia come una in legno realizzata artigianalmente? Mi spiego meglio: Le giunzioni su una pista in legno non esistono quasi, dove esistenti, vengono stuccate e portate in piano. Qui come si provvede all’inconveniente? Con incasti a coda di rondine,a dente regolabile, etc?
Seconda domanda : come viene portata la corrente (che tipo di bandelle e come vengono realizzate le giunzioni in modo da non far saltare la macchina)?
L’idea è magnifica, se ben sviluppata può essere un successo. Complimenti ancora.
Mauro Dell’Orto
i pannelli vengono lavorato con macchine che hanno 0,1 mm di tolleranza, sicuramente i taglie e la precisione è superiore a qualsiasi lavoro fatto a mano.
Stuccare, di solito si fa perchè il lavoro di taglio non è preciso e si livella o si riempiono le fessure con lo stucco, ma sicuramente non è adatta ad una pista che si può smontare.
Viene montata la treccia e piegata sotto la tavola, e un listello sotto unirà le tavole e permetterà il passaggio di corrente tra le varie sezioni.
quello che vi chiediamo per fare un prodotto nel modo migliore possibile è quello di raccontarci le vostre esperienze ed impressioni sulle piste in legno su cui avete corso.
Buon divertimento a tutti
Marco Ballardini
Ciao Marco!
Credo cha la soluzione migliore per portare corrente sia la bandella, non la treccia. E’ piu’ sottile e scorrevole della treccia, si incolla meglio ed e’ piu’ facilmente riparabile nelle curve dove il pk fa leva e tende a sollevarla.
Non dimenticare che la bandella (o treccia che sia) deve essere allo stesso livello del piano della pista e non sporgere. Occorre quindi fresare il legno ai due lati dello slot, per la larghezza della bandella (o treccia) e per la sua altezza. In questo modo si possono realizzare assetti bassissimi per il metallo e sfruttare le gomme sino all’ultimo decimo di millimetro sia nel metallo che nella plastica.
Gia’ mi immagino una 24 ore con la Gr. C sulla riproduzione in scala di Spa…
Alibaba
Mi sa che per il tratto più “speciale” di Spa (cmq anche il resto non scherza…) ci vorrebbe una lavorazione particolare:
a partire dalla Source far scendere la pista giù dai cavalletti per poi farla risalire bruscamente all’Eau Rouge e scollinare iniziando il Kemmel…esattamente come quella vera! ‘na meraviglia…
🙂 🙂 🙂
Ciao,
Gianni
che cosa è per te la BANDELLA, listelli in acciaio, tipo piste in plastica?
SI possono fare (con difficoltà) ma i costi di produzione sarebbero molto alti e la produzione di pezzi speciali sarebbe impossibile.
Penso che alibaba intenda quella in rame venduta in rotoli visto che ha parlato di “adesiva”…
Gianni
Ciao Marco!
Esattamente quello che ha detto Gianni. Ovvero una striscia di rame dello spessare di qualche decimo, venduta in rotoli e che viene sagomata ed incollata esattamente come la treccia ma e’ molto piu’ sottile e scorrevole. Credo che tutte le piste realizzate dagli anni 80 in poi la utilizzino invece della treccia.
Se trovo una foto cerco di inviartela.
Antonio AlibabacAliberti
La mia esperienza con le piste in legno per le macchine di plastica varia dal pessimo-inutilizzabile all’ottimo-sublime.
Molto dipende dall disegno della pista, che deve essere adatto per lo scopo, e dalla vernice di fondo. In Inghilterra usano molto, e con soddisfazione, le piste di legno verniciate con Sandtex, ma non so quale sia il prodotto esatto.
Per il contatto elettrico, per me treccia al 100%.
Ciao Marco,
Concordo con Maurizio,
La bandellina di rame adesiva è estremamente delicata, si strappa spesso e non porta molta corrente, a mia esperienza è appena sufficente per motori come il 48K NSR quindi chi volesse girare con il metallo dovrebbe “rifare” con la treccia.
Ho visto girare sulla bandellina di rame modelli 1/24 motorizzati X12 sugli stessi tempi di altri motorizzati 48K NSR, evidentemente il motivo di così poco gap è che all’X12 nn arrivano abbastanza amp nonostante gli alimentatori della pista fossero abbondantemente capaci.
Per parlare di fondo dovresti avvicinarti il piu possibile al fondo Polistil/Carrera, abbastanza ruvido da nn impastare le gomme da plastica ed abbastanza lucido da nn tritare le gomme in spugna, come fare nn sò…
Giulio.
per me è la treccia la soluzione migliore, naturalmente deve essere posizionata e fissata nel modo giusto: la nostra pista ha ormai ben che superato la maggiore età, ma la treccia è ancora lì al suo posto ed in ottime condizioni, salvo pochi punti dove l’usura e lo scintillio hanno si causato qualche danno, ma riparabile agevolmente, eppure abbiamo girato per anni con il metallo e con alimentazione a batterie da camion.
Non era ancora la soluzione ottimale, oggi la treccia la sistemerei in modo un po’ diverso, ma in ogni caso ha retto bene.
Sono d’accordo con Lucio, abbiamo avuto piste prima con la treccia, poi con la bandella in rame. La treccia si può lavorare sicuramente meglio della bandella. Però ha ragione anche Alibaba, la bandella e più scorrevole e le spazzole si sporcano di meno.
La mia opinione: treccia con alloggio fresato leggermente di più dello spessore della stessa.
Filippo DANIELE
ciao a tutti
l’idea è ottima certo e considerando quanto fatto fino ad oggi da Marco, credo che il prodotto finito sarà notevole.
complimenti.
znarfdellago
PS
riallacciandomi a quanto scritto da Gianni su Spa, visto che con il sistema Mb sembra si possa fare tutto, perchè a Les Combes invece di fare la chicane non piegare a sinistra e farsi altri 12 km di adrenalina pura passando a Burnenville, Malmedy (quella vera), giu per Masta poi Holowell e Stavelot per arrivare si a Blanchimont ma passando da La Carriére e giusto per sfigare un poco non quell’aborto di fermata ATM ma la Clubhouse per vedere la Source che ti viene incontro un filo più “bandà”?
avsalut a tuch
Franz,
vorresti dire…il vecchio Spa….per rinfrescare un poco la memoria mia e penso della maggioranza…questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Circuit_spa_old.png
Vero?
Ciao,
Gianni
Beh tenendo conto che il vecchio circuito di SPA , cosi come lo descrivi tu ,e di circa una ventia di km ne viene fuori un pistino,ovviamente ridotto di 24 volte rispetto al vero,per rispettare la scala, di circa 800(ottocento ) metri lira piu’ lira meno.Pensa che figata un macchinino in scala 124 a 400 metri di distanza ,o te la raccontano o sei un fenomeno o hai i super poteri(supervista compresa)
Si si,si puo’ fare ……..
Statt buon.
…azz doc…mi hai levato il gusto!
Avevo teso una piccola “trappola” al buon Franz pubblicando il disegno del vecchio tracciato di Spa…mi aspettavo che rispondesse “SIII, proprio quello…”…proprio per fargli notare ciò che hai evidenziato tu…ma la tua risposta è arrivata prima della sua!!!
Vabbè…vabbè…sarà per la prossima!
Ciao,
Gianni
Oggi tutto si puo’ fare…
Basta impiantare una telecamera sul modello in gara, magari dentro l’abitacolo, e guidare davanti al televisore! Sai che figata guidare a Spa una slot 1/24 come se fossi al suo interno!!!!!
Alibaba
La pista non deve essere in scala 1/24 o 1/32 ma deve avere uno sviluppo da 40 a 70 metri per vedere le macchie e riuscire ad avere un “commissariamento” corretto.
5 km 1/32 sarebbero circa 155 mm
5 km 1/100 sono 50 metri
Tanto per intenderci, un circuito come Spa che ha uno sviluppo di 7km in scala 1/100 avrebbe uno sviluppo a centro pista di 70 metri.
Dovendolo costruire in scala 1:100 con i raggi minimi che abbiamo stabilito di utilizzare una 8 corsie avrebbe una fisionomia tipo questa:
L’ingombro della sola pista è di 20×13 metri, volendo ricreare i dislivelli nella stessa scala si avrebbe una differenza di altezza di 1,6 metri e probabilmente la postazione di guida potrebbe essere il palco di Vasco Rossi visto che non lo userà più…
Un saluto
Claudio
Tutto bello, l’idea di riprodurre un circuito di Formula uno o altro mi alletta.
Sarebbe comunque plausibile che la curva a destra dopo l’Eau Rouge fosse appena accennata: infatti qualsiasi Formula Uno o auto Turismo la fanno in pieno, la costruzione della pista dovrebbe rispettare questa logica.
Questo il mio parere.
Walter
Walter, il disegno l’ho fatto abbastanza di fretta, tanto per dare un’idea, ma il centro della 8 corsie segue esattamente il centro del tracciato reale in scala 1/100.
Le differenze vengono fuori perchè il rapporto lunghezza/larghezza del tracciato è molto diverso, la pista è fedele ovunque tranne che all’uscita della Source che ha un raggio non eseguibile con la pista in legno e al tornante “Bruxelles” (curva 8) per lo stesso motivo.
La curva a destra dopo l’Eau Rouge che tu vorresti appena marcata, in realtà lo è, è solo che non ti rendi conto delle dimensioni della pista, per darti un’idea 20 metri in lunghezza sono il doppio della lunghezza della pista che avete fatto a Gubbio e le postazioni di guida che ho disegnato sono larghe 1 metro e profonde 80 centimetri, ma rispetto alla pista spariscono..
Un saluto
Claudio
Bravo Marco,
bisogna sempre spiegare tutto a questi “slottaroli della domenica” (oh ragas in senso buono).
E poi quello Spa, quello vero, 14,1 km, non 20; i soliti esagerati!
avsalut a tuch
znarfdellago
Fondo: MDF ( non MD da verniciare) finitura goffrata nei vari colori es: antracite o nero…. chiamata in genere CERA . Esistono non molti produttori, es Frati.
Molto interessante e di sicuro successo.
Una domanda: in che dimensioni l’avete prevista? Intendo dire di passo, è 1/32 o 1/24? Sarebbe interesssante prevedere dei pezzi di raccordo tra pista in plastica e legno (es. noi abbiamo una Carrera 6 corsie e vorremmo ampliarla) Per quanto rigurda la bandella, la treccia è più robusta ma l’altra è senz’altro più bella e altrettanto efficente. Ciao e complimenti.
Igor,
Se non sbaglio il passo previsto tra le corsie dovrebbe essere 110mm.
Ciao,
Gianni
si, adatto anche per 1/24
ma se vuoi 10,5 o 9,5 nessun problema
Tutto bello, niente da dire se non un paio di osservazioni:
personalmente tra treccia e bandella ho sempre preferito la prima, che sia più delicata dipende solo se sfiammi coi contatti o se ti lasciano girare sotto i famosi 0.8mm misurati a fine gara specie se hai una corona che sporge oltre il telaio uso trita-tutto… io di problemi con la treccia non ne ho mai avuti (pista 56 mt da 2,8 sec ex Novi Ligure) e puoi portarci tutta la corrente che vuoi…
la seconda è più intrigante, nel senso che sarebbe interessante uso rally avere una due corsie ma con la possibilità di “giocare” con le giunte affinchè si possano dare dislivelli che nulla hanno a che fare con le piste. Le idee ci sarebbero sia per i tipi di collegamenti sia per il tipo di contatti che dovrebbero sopportare anche la farina.
Comunque, visto che da qualche parte bisogna partire, che si parta e “buona gara a tutti” come dice Grigo… 😉
per promuovere le piste in legno penso che un ottima idea, non una cosa semplice da realizzare, sarebbe quella:
organizzare un campionato/endurance con categoria da definire in scala 1/32 ma anche 1/24
campionato da correre su 8 10 piste che riproducono circuiti reali
Naturalmente non si potranno avere 4 piste uguali come succede nelle 24H di oggi, ma una pista di 8 corsie
Un locale a disposizione in una località fissa dove ogni week end si disputerà una gara/endurance dove al massimo potranno partecipare 24/32 piloti o 8/16 team
I piloti o le squadre miglior classificate i 2 o 3 week end avranno diritto a partecipare ad una gara o endurance finale per decretare il vincitore o la squadra vincitrice su quel circuito, i mesi successivi la stessa cosa su circuiti diversi con le stesse macchine.
Alla fine ci sarà un pilota o una squadra che avrà fatto più punti su 8 10 circuiti diversi.
Naturalmente il locale aperto il sabato e la domenica per qualifiche e gare, dovrà essere disponibile anche durante la settimana per prove libere, con un minimo ed un massimo di tempo per tutti.
Cosa ve ne pare?
Che categoria?
1/32 o 1/24, entrambi, miste?
su che circuiti?
per non perdervi i vostri commenti, mi potreste inviare una copia delle vostre risposte per email? info@mbslot.com
Buon Divertimento a tutti
Marco Ballardini
L’idea è interessante ma vanno fatte alcune considerazioni:
1) Non tutti i tracciati dei circuiti internazionalmente noti si prestano ad essere utilizzati per un tracciato di slot racing in quanto, oltre alle considerazioni legate alle dimensioni necessarie per una ragionevole riproduzione, non deve essere dimenticata l’esigenza di commissariamento delle uscite di corsia e con una 8 corsie (larga 1metro) è obbligatorio posizionare le curve all’esterno del tracciato perché non si riesce a riposizionare correttamente una macchina a 2m di distanza.
2) Per fare una vera promozione ritengo sia indispensabile fare le eliminatorie in modo itinerante andando dai potenziali concorrenti/fruitori e non facendo venire i concorrenti alla pista; questo vale anche per le semifinali mentre un eventuale finale sarebbe ovviamente centralizzata.
3) Categorie: penso che debbano essere categorie molto vicine al “di serie” o “di scatola” che dir si voglia: GruppoC et similaria oppure F1 classic per 1/32, Porsche Scaleauto per 1/24. Magari aggiungendo nei vari weekend una semplice dimostrazione per categorie più performanti.
4) Concorrenti: Chi?
– Tutti?
– Slottisti praticanti?
– Slottisti iscritti?
5) Un accordo con una catena di supermercati di portata nazionale?
Ciao,
Gianni