Per la serie “Visti a Slotlandia” ecco a voi la PORSCHE 997 Scaleauto
Nasce nel 1963 e arriva fino ai giorni nostri attraverso differenti serie e molti aggiornamenti; il piu’ epocale cambiamento, sgradito ai puristi, e’ stata la modifica del sistema di raffreddamento del motore da aria ad acqua: e’ avvenuto a fine del 1996 con la serie denominata 996.
Appena nata nel 1963 era cosi
Oggi ha 46 anni, ben portati che ne dite ? Nella foto il modello 911 serie 997 versione GT3
Il modello 911 di Porsche e’ un pezzo di storia dell’automobile e delle corse, quindi con una punta di onore e una certa eccitazione vi vado a raccontare questa 911 Scaleauto 1/24.
Alcuni di noi hanno avuto modo di fare qualche giro con questo modello a Slotlandia sulla pista in legno di IBB e tutti lo abbiamo trovato veramente entusiasmante; si tratta di un modello esteticamente molto curato e piuttosto performante, tanto da risultare (a 12 volts contro 19) tranquillamente competitivo con le Plafit.
La sensazione di guida e’ molto piu’ simile ad un’auto di metallo che ad una di plastica, il motore ha un freno notevole, si stacca tardi e si accelera presto, insomma si guida “attaccando” e godendo di una magnifica sensazione adrenalinica.
Prometto al piu’ presto una prova estesa in pista e intanto vado a descrivervi l’oggetto.
La confezione e’ molto piacevole e presenta assai bene il prodotto; dentro la scatola troviamo un modello molto curato nei dettagli estetici e nelle proporzioni, le tampografie sono di ottima fattura, l’alettone posteriore assai solido e l’abitacolo in lexan molto bello.
Il telaio appare complesso ad una prima vista, ricoperto di fori, forellini e viti, ma in realta’ si tratta semplicemente delle sedi di regolazione e di posizionamento delle varie parti.
In realta’ il telaio vero e proprio nasce come parte comune per le versioni in linea e angle winder e quindi ecco spiegata la ragione di tanti buchi : la versione in linea puo’ anche essere 4wd per uso rally. I 5 fori vuoti disposti a croce al centro del tealio servono appunto per la versione in linea.
Per prima cosa andiamo sulla bilancia
Primo problema: il mio bilancino da auto in plastica arriva solo a 100 grammi, devo prendere la bilancia da cucina ….
Come vedete leggiamo 192 grammi, quindi circa 60 in meno rispetto ad una Plafit. Le prospettive di miglioramento sarebbero poi notevoli, eliminando un po’ di ammennicoli modellistici e sforacchiando qui e la’, insomma …. 20 o 30 grammi si potrebbero togliere, ma non ci devo pensare, Giacomo mi darebbe del matto metallaro
Il solo telaio pesa 154 grammi e la carrozzeria 39 grammi, eccola fotografata sul bilancino da plasticaro, come vedete l’abitacolo e’ molto sottile e naturalmente la carrozzeria e’ assai spaziosa: vantaggi della scala piu’ grande !
Le colonne di aggancio (la carrozzeria si fissa al telaio con 4 vitine) sono rinforzate da questa specie di “cintura” incollata all’interno della fiancata.
Qui vediamo la vettura aperta, il telaio e’ la piastra grigia opaca, quella specie di enorme “I” fatta di alluminio e metallo verniciato in color arancione e’ invece il controtelaio che sostiene le carrozzeria.
Notate poi le viti di regolazione dell’avantreno e dell’angolazione del motore. Vi ho pure messo il centimetro di fianco per darvi l’idea delle misure, del resto una Porsche e’ sinonimo di lusso e teutonica precisione ….
Iniziamo ad esaminare la parte anteriore e le sue regolazioni. Le frecce indicano le 4 viti che servono a regolare tutto il blocco anteriore, quindi si possono traslare avanti o indietro l’insieme di asse anteriore e pickup
La distanza relativa del pickup rispetto al blocco anteriore si regola invece tramite altre 4 viti (guardate le freccine), qui vedete dal di sotto dove sono posizionate.
La fila di forellini vi consente di variare le misure
In pratica si puo’ variare il passo ruote di quasi 30 millimetri ed il pickup di altri 20 circa, quindi l’adattabilita’ e’ garantita per ogni tipo di pista o di carrozzeria.
Ancora una foto dell’anteriore per apprezzare le feritoie di traslazione del blocco anteriore ed il braccio porta pickup.
Per concludere con la parte anteriore, in questa foto le frecce vi mostrano le due file di fori per le possibili posizioni degli attacchi per le bronzine dell’assale, come per il posteriore abbiamo una ulteriore possibilita’ di regolazione, usando alternativamente le due coppie di fori disponibili
Esaminiamo ora la parte posteriore.
Il motore e’ fissato al telaio tramite due sostegni ad occhiello, fissati al telaio tramite una vite, qui vediamo il lato corona.
Una vite trattiene poi il motore all’occhiello.
Qui invece vediamo il fissaggio dal lato portacarboncini, il motore ha la misura di un cassa lunga da plastica
L’unica nota negativa riscontrata sta proprio qui: le viti che fissano i sostegni del motore al telaio sono lunghe appena a sufficienza per non fuoriuscire dal lato inferiore del telaio ed il rischio di spanarle e’ elevato poiche’ il motore va fissato ben bene.
Lo spazio libero sotto il telaio e’ di 3 millimetri, quindi si potrebbe pensare ad un fissaggio alternativo al rovescio.
Inoltre queste viti sono posizionate in posti (specialmente sul lato corona) molto poco raggiungibili.
Credo quindi che la cosa migliore sia di sostituirle con viti un po’ piu’ lunghe e con un controdado, in alternativa un piccolo prigioniero saldato : avremo una migliore manovrabilita’
Anche il posteriore ha una possibilta’ di variazione del passo, qui vediamo dalla parte superiore i due attacchi delle bronzine, occhio alle frecce
Alternando le viti sui fori si potra’ traslare tutto il telaio di 6 millimetri rispetto all’asse posteriore
Il pickup e’ da legno, quindi se vorrete usarlo su pista Ninco (o comunque su piste commerciali) dovrete limare in abbondanza, come vedete e’ assai alto e oltretutto la lama ha uno spessore maggiore in punta
In conclusione ci troviamo di fronte ad un modello di ottima qualita’ costruttiva, con un rapporto qualita’/prezzo decisamente interessante, piuttosto semplice e quindi orientato alla pista.
Direi che in un paragone con le Ninco Xlot ci troveremmo di fronte ad un mezzo ben piu’ veloce, ma senza tutte le possibilita’ di regolazione rallystica, quindi piu’ adatto alle piste in legno.
Volendo invece fare un paragone con la Plafit, trattandosi di un modello piu’ leggero e con un motore notevolmente performante, la competizione sarebbe interessante su una pista dove si possa variare il voltaggio indipendentemente sulle varie corsie.
Di certo il prezzo e’ molto interessante vista la qualita’ decisamente eccellente.
La Porsche 997 GT3 esiste anche in kit premontato con carrozzeria da verniciare.
In questi giorni è uscita anche la seconda livrea, bianca e rossa Penthouse
L’importatore per l’Italia di questi modelli è Slot.it
Spero di avervi dato idee, indicazioni e spunti interessanti, se volete commentare o suggerire ben volentieri apprezzero’ il vostro parere.
Vi do’ appuntamento a breve per una prova estesa in pista, dovrete pazientare ancora qualche giorno: purtroppo il tempo (anche meteo) in questo periodo e’ tiranno, comunque fremo dalla voglia di mettere alla frusta questo mostro di fascino.
Ah dimenticavo, una Porsche e’ un oggetto da ricchi, quindi per fare invidia all’amico con quella vera potrete domandare quanto costa la sua al chilo, diciamo che ha staccato un assegno da 100.000 euro.
Bene, ha comprato 1.530 chili di auto, quindi quella vera costa 66 euro al chilo, un po’ piu’ della carne di un sano bovino kobe ….
La vostra 997 Scaleauto vi costa solo un centinaio di euro ma pesa solo 0,2 chili, quindi vale 500 euro al chilo ….
Un po’ di invidia per tutti, anche questa e’ la magia del marchio Porsche !
Buone feste a tutti e a presto per la prova in pista
Vittorio Bardone
Anche se con un leggero ritardo auguro buone feste a tutti quanti, complimenti a Vitto che con le sue recensioni dà un idea chiara e precisa di quello che il mercato propone, con le giuste divagazioni semiserie.
Il prodotto in questione ho avuto modo di provarlo a Slotlandia, occasione più che mai propizia in quanto il campo di prova era la magnifica pista in legno portata da Mr. Basas, il confronto con Plafit è doveroso perchè in quel contesto abbiamo avuto modo di cimentarci con quel tipo di macchine. Devo dire che la Scaleauto a messo sul mercato un prodotto davvero eccellente che non ha bisogno di grosse preparazioni, funziona bene si presta ad eventuali preparazioni, anche se secondo me potrebbe essere il modello che tirato fuori dalla confezione e messo in pista consente di divertirsi e competere alla grande.
Attendo di poterlo reperire sul mercato Italiano (Forza Slot.it) e di trovare qualche pista in legno anche nei dintorni di Milano cosa che secondo me manca davvero giusto per diversificare e trovare quelle scariche di adrenalina che solo la scala 1/24, metallo si intende, sà dare.
Buona giornata a tutti.
Il ditone pelato.
ciao
il modello è molto bello a vederlo in foto.
X la versione in kit di montaggio sul forum c è gia una spiegazione per il montaggio
http://www.italiaslot.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&p=70547#70547
Per chi la volesse usare su piste commerciali in plastica Scaleauto produce un pikup adatto a questo uso.
Questo è il suo codice:
SC-1602
Pikup MRRC-Pro 3/16 Home Racing (profindità 7mm) .
A presto, Andrea Sgargi