XSlot – La Ninco con la X – Prova in pista
E’ una grande sfida quella che Ninco si appresta ad affrontare. Con la linea XSlot Ninco cambia le carte in tavola e propone un’auto fuori dai soliti schemi, completamente diversa dalla produzione a cui ci ha abituato per anni.
Ne 1/32 ne 1/24, che da anni sono lo standard dei modelli slot, ma in scala 1/28, telaio in metallo con molteplici regolazioni e trazione a cinghia.
Niente di inventato ben inteso, idee apparse in un trentennio di slot, ben assemblate in una moderna produzione.
Ma procediamo con ordine, prima di tutto la scala. L’1/28 si inserisce in mezzo tra 1/32 e 1/24, misura perfetta per le dimensioni della pista Ninco. Abituati alla scala 1/32, l’impatto visivo dà subito l’impressione di avere tra le mani un modello importante, poco giocattolo e molto professionale.
Un indovinato mix tra la cura modellistica delle auto 1/32 e la meccanica avanzata di alcuni modelli 1/24, fanno di XSlot un oggetto assolutamente unico con la semplicità di poter essere usata sulle attuali piste in plastica.
Apripista di questa scala 1/28 sarà la Porsche 997 in due versioni: pista e rally. Tra le due il telaio e la meccanica sono identiche, cambia invece l’allestimento della carrozzeria, quella da rally ha l’abitacolo con pilota e navigatore.
La versione pista
La confezione è ricercata, alla Ninco hanno fatto un bel lavoro di design per presentare questi modelli dandogli risalto anche quando non corrono in pista.
La vetrina in Plexiglas trasparente, si divide in due scorrendo su due binari. Al suo interno, la base a cui è avvitata la macchina, è una scatoletta di plastica contenente gli attrezzi e le istruzioni per le regolazioni del telaio.
Troviamo 1 cacciavite a croce, 1 chiave per dadi che funziona anche da cacciavite piatto, una chiave a brugola piccola e 1 più grossa più 1 foglio con semplici istruzioni e i possibili ricambi attualmente disponibili.
Come già accennato, la trazione di questa slot è a cinghia dentata. Al posto della corona, sull’assale posteriore troviamo una puleggia. Sia gli assali posteriori che quelli anteriori sono montati su bronzine; Il gioco è regolabile tramite stopper.
Di serie è montato un pignone da 7 denti con puleggia da 30, a ricambio si potrà trovare il pignone da 8 e la puleggia da 32
Il motore è denominato XL1, a 14,8V fa 25.750 giri con 250 mA e 290 g.cm
Il telaio XSlot ha numerose regolazioni:
passo, altezza da terra posteriore e anteriore, durezza della molla del braccio porta PK, basculo assale anteriore, tensione della cinghia, inclinazione del motore più una serie di viti che servono come fondo corsa per ogni regolazione possibile.
Nella foto sottostante è visibile al centro del telaio, la vite che regola la molla del braccio del PK. La testa è zigrinata in modo da poterla ruotare con le dita senza l’uso del cacciavite.
In quest’altra foto invece troviamo la vite in nylon che regola la corsa del braccio PK
L’altezza da terra è regolabile indipendentemente tra posteriore e anteriore. Tramite due viti a brugola, si allenta il supporto porta assale, sul quale sono incise delle tacche di riferimento per l’allineamento.
Una vite centrale invece regola il basculo dell’assale
La carrozzeria si fissa al telaio ad incastro. Quattro perni filettati consentono di regolare un minimo gioco. Pare chiaro che con tutte le possibilità di regolazione offerte dal telaio XSlot, l’intercambiabilità delle carrozzerie di futuri modelli con larghezze diverse, ne fa un telaio universale.
Non so ancora se Ninco è intenzionata a produrre le carrozzerie come ricambio, certo è che sarebbe un bel vantaggio per l’utente finale.
La diversità di peso, dovuta dal secondo pilota, tra la carrozzeria da Rally e quella da pista è circa 3,5g: Pista 38,5g – Rally 42g
Ed ora proviamo la XSlot in pista
La macchina utilizzata dal driver Mario Arturi è la versione rally. Tolta dalla scatola e messa in pista senza toccare neanche le spazzole.
Con un po’ di soggezione iniziamo i primi giri di rodaggio ad andatura lenta per capire la risposta del motore, freno, comportamento generale e, diciamola tutta, anche per ammirare un po’ questo splendido modello, in una scala non abituale, che sulla pista ha una resa visiva incredibile.
La Porsche 997 XSlot, grazie alla trasmissione a cinghia e alla carrozzeria che non interferisce con nessun punto del telaio, è molto silenziosa. Il freno è potente e costringe a regolare il pulsante con meno freno per farla scorrere in curva.
Scambiate le prime impressioni, Arturi decide di alzare a 13V la tensione di alimentazione. La macchina è stabile ma ha anche un peso notevole e a 12V il motore, pur avendo un ottimo tiro, non spinge in rettilineo.
La XSlot si guida come le 1/32, non richiede una guida particolare, le gomme hanno un grip eccezionale, tanto da puntare con ruota posteriore alzata, quando si esagera entrando forte in curva.
Ad Arturi è bastato poco per iniziare a spingere migliorando di giro in giro. Ripeto che: senza cambiare nessun tipo di regolazione, questa 1/28 dopo pochi giri ha fatto registrare un tempo di 11,7, assolutamente in linea con le Japan 1/32 della stessa marca utilizzate nel campionato del Milano Slot.
E se provassimo a fare qualche regolazione? C’é di che divertirsi.
Iniziamo con la regolazione dell’assetto anteriore: allentate le due viti a brugola che bloccano la parte anteriore del telaio, solleviamo di due tacche l’assale anteriore in modo da far sfiorare appena la gomma sulla pista. L’assetto è diventato molto basso e si sente strusciare il muso della macchina sulla pista. Poco male, in due secondi si toglie la scocca e agendo con le dita sulla vite che regola la corsa del braccio PK, alziamo quanto basta per eliminare il fruscio.
Che “pacchia” poter fare quello che si vuole senza dover cambiare cerchi, gomme ecc. per ottenere l’assetto ottimale. In ogni caso la macchina risponde alle variazioni di regolazione, ed ogni pilota potrà regolarla in base alle proprie esigenze.
L’esempio lampante sono state le regolazioni diverse effettuate tra me e Mario, con le sue io mi trovavo in difficoltà mentre lui girava forte, con le mie era il contrario.
La XSlot farà sicuramente felici i patiti della preparazione, poter trovare la regolazione migliore per cucirsi addosso la propria macchina è decisamente stimolante. All’apparenza complicata ma di fatto più semplice di quello che sembra, è un mezzo che verrà apprezzato sia dai neofiti che dagli slottisti esperti. I piloti provenienti dall’RC la troveranno addirittura più familiare.
Questo test è stato positivo sotto tutti gli aspetti, tolti i dubbi e le perplessità che avevo avuto dopo la presentazione a Norimberga, il prezzo consigliato di 99 euro è corretto. La XSlot li vale tutti.
Alla fine di questo mese uscirà la versione rally mentre per la 997 pista bisognerà aspettare Settembre. Numerosi sono anche i ricambi previsti e altri ne arriveranno.
Per finire, questa macchina verrà utilizzata nella Ninco World Cup 2009 a Las Palmas de Gran Canaria, Isole Canarie in Spagna il 20/21 novembre 2009. La coppa del Mondo Ninco vedrà impegnate due categorie, la classica 1/32 Ninco Sport (modello ancora da decidere) e questa rivoluzionaria XSlot.
Il Team Italia è sempre stato protagonista e anche quest’anno non mancheremo.
Penso proprio che la proverò e spero prenda piede, chissà non diventi una nuova categoria da inserire nel nostro club. Mino
Una domanda… gli assali sono da 3mm?
Si riesce a mettere una foto delle istruzioni?
Ciao, Ga
Gli assali sono da 3mm come lo standard 1/24.
I cerchi sono in alluminio con foro per il fissaggio sotto la gomma. Al centro hanno una scanalatura che non consente alla gomma di muoversi lateralmente.
Appena riesco farò una scansione del foglio istruzioni e una foto del cerchio senza gomma.
Grazie!!!
Ciao, Ga
la trovo una vettura veramente interessante , di primo impaato mi sono detto …cavolo che macello invece leggendo le righe forse è come dice giacomo …..non è cosi’ difficile ……
mi fa pensare che ninco non abbia lasciato nulla al caso e anche questa scala intermedi mi affascina
spero di rispolverarne una appena possibile …..la verttura me busta mucho
chiedo scusa per gli errori ortografici ho un pò di polvere su questa tastiera in cantina ….mi sa che devo rispolverare anche questa !!!!!
Francamente non capisco questa scelta commerciale di Ninco….quest’auto di plastica ha solo la carrozzeria….è una Plafit …ma di una scala diversa….
Ma secondo voi troverà spazio per far gare in scala 1:28 in mezzo alle scale 1:32 e 1:24 ?….mah…
L’unica cosa che mi viene in mente è che Ninco abbia le spalle larghe a sufficienza per investire in una nuova scala e per pensare di trascinare il mercato degli slottisti verso l’1:28…. forse però non si rendon conto che di questi tempi si fatica a trovare spazio per nuove possibili e meritevoli categorie nelle scale esistenti figuriamoci per una scala nuova… ed inoltre che le tasche degli slottisti non sono senza fondo.
Detto questo complimenti per la realizzazione tecnica….
tra l’altro tra la componentistica ed il montaggio di tutti i pezzi credo che il prezzo non sarà nemmeno trascurabile….
Riguardo alla scala 1/28 quando la vedrai in pista sono certo che cambierai idea
Sull’ultimo numero di MasSlot il prezzo al pubblico consigliato è di 90 Euro.
Ciao,
io ho avuto la fortuna di provare in anteprima la versione rally a Norimberga. Semplicemente F A N T A S T I C A !!!
Andrea
Un mio amico giàce l’ha e ne parla in termini entusiastici.
Ha avuto il colpo di fortuna di poterla possedere in anteprima proveniente direttamente dalla Spagna e portata qui da un amico che gliel’ha ceduta.
Certa gente ha tutte le fortune.to
Ciao da Rena
Tutto è possibile, non mi stupisco più di niente, ma quello che dici mi pare alquanto improbabile.
Stramaledetto touchpad che sposta il cursore dove capita mentre scrivi.
Ciao da Renato
L’ho provata ieri sera al Carli e devo dire che è molto divertente.Moolto Slot.Speriamo di mettere insieme un gruppetto per qualche gara.Abbracci Jean
Una GRAN BELLA DELUSIONE!!!!!!!
Il castelletto del motore non consente una giusta regolazione della cinghia, risultato??? La cinghia slitta anche mettendo il castelletto a fondo corsa in avanti facendo rimanere la cinghia lenta (45mx) inoltre le viti sono di ferro troppo tenero ed abbastanza corte, e non riescono a serrare bene o si spanano in punta. Infine torna il famoso alluminio….che succede appena si becca una bottarella? Mi ritornano in mente i ricordi degli anni ’60 dove dovevi ribattere i pezzi che non tornavano mai perfettamente al loro posto o peggio ricomprarli. Credo che la Ninco dovrà correre ai ripari rifacendo alcune parti in modo soddisfacente come il suo solito standard. Aspettate a comprarle fino a quando non saranno affidabili
Fabio