20° Vintage Meeting di Torino – Memorial Bruno Novarese: 2 – Concorso e gara

Clamoroso incontro al vertice tra due colossi dell’industria slottica Ferrari e Delespinay…
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…ma se DLP continua a distrarsi non si combina nulla di buono!
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Prendono forma i “banchetti” della mostra scambio; il più imponente è quello dell’inglese Cooper, che definisce il proprio negozio “il più grande al mondo”, con prezzi non proprio incoraggianti: ci vogliono 800 sterline per una Batmobile (a dire il vero per niente eclatante).
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Tra gli altri il tedesco Ortman che lo scorso anno si era esibito in un campionario pressoché infinito di teste per pilotini, già affermato per repliche di ogni tipo di gomma “classic”, stupisce quest’anno con un assortimento di formule in resina dal risultato veramente spettacolare.
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Poi, appena prima del primo rinfresco ufficiale, la cerimonia di apertura con il discorso di benvenuto agli ospiti, quest’anno, ovviamente, particolarmente toccante con il ricordo dedicato a Bruno Novarese.
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Dopo le, sentite, formalità di rito, è iniziato il confronto a forza di mandibole in cui, per forza di cose, hanno trovato facile ribalta tutti coloro che non essendo impegnati nelle competizioni ufficiali del meeting hanno potuto agevolmente dare il meglio di se.
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Nel pomeriggio incombe lo spauracchio del parco chiuso per non restare esclusi dalle votazioni del concorso, personalmente, impegnato in pieno nella messa a punto dei modelli, sono entrato in parco chiuso decisamente in affanno, dimenticando addirittura gli inserti dei cerchi posteriori causando la stizzita indignazione dei più attenti.
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Una volta dato il via alle votazioni, una autentica ressa coinvolgeva i più nell’attenta analisi dei modelli, per inciso quasi tutti su livelli di eccellenza, ma c’è stato anche chi per potersi dedicare ad una più attenta e serena valutazione dei valori in campo ha strategicamente evitato l’ora di punta.
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In 1/32 è un trionfo per la Revel di Ezio Scisco, per Cris Bruyninx che schiera in concorso il più antico e probabilmente il più raro, oltre che senz’altro il più suggestivo dei modelli Monogram solo il secondo posto, a Maurizio Primo restano solo le briciole ed il gradino più basso del podio.
In 1/24 rivincita: si afferma, Cris Bruyninx con la sua Monogram; secondo non senza scatenate polemiche ed invidie, Paolo Dappretto, solo podio per Don Siegel.
Nel complesso però tutti modelli di altissimo livello, unici esclusi dalle valutazioni di eccellenza i modelli di Edo Bertoglio e del sottoscritto, probabilmente più incompresi che bocciati.  
Poi, a scrutini conclusi, sino a notte fonda è solo Ciacolon, con i suoi quaranta antipasti e le sue cameriere niente male.
La domenica si fa sul serio, la gara conta poco in termini di classifica (al meeting il concorso vale il 60\%, la gara solo il 40\%), ma lascia emergere il lato più agonistico di tutti coloro che sino al giorno prima sembravano solo dei pacifici modellisti: nonostante le scandalose zavorre con cui gli ospiti più ambiziosi cercano di migliorare le proprie chance sono Uliana e Montiglio a giocarsi a settori la vittoria in 1/32; solo terzo Cooper.
L’episodio più curioso capita a Scribano che, nel tentativo di emulare il britannico John Roche giunto in moto da Londra insieme alla moglie ed a tutto l’armamentario slottistico che immaginerete agevolmente, ha cercato di attraversare la città di Torino (nientemeno) sulla propria Vespa ma è stato intercettato dai perfidi tutori dell’ordine che lo hanno trattenuto per ore cercando di capire cosa diavolo trasportasse e che gli hanno impedito di arrivare in tempo per la gara della mattina.
Nel pomeriggio la gara di 1/24 offre a Giovanni Montiglio l’occasione della rivincita ma è ancora Uliana, ed ancora a settori, a vincere cogliendo una doppietta non imprevedibile ma, vista la concorrenza, tutt’altro che scontata; terzo a sorpresa ma con merito Daudo. 
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Alla ricchissima cerimonia di premiazione, premi per tutti e per tutti un ricordo dalla collezione di Bruno Novarese, sono intervenuti, nella commozione generale, Anna Maria e Marco Novarese che hanno salutato i concorrenti e portato un ulteriore ricordo del comunque indimenticabile Bruno.
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Proprio la presenza e l’assenza del migliore degli slottisti ha caratterizzato questo meeting: la sua assenza ha pesato come un macigno sul cuore di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e che ancora non riescono a rassegnarsi, ciò nonostante la sua presenza, nello spirito come nella sostanza (quasi tutti i migliori modelli in concorso provenivano dalla sua collezione o erano frutto della sua abilità) era quasi tangibile e ci ha confortato tutti almeno la certezza di averlo ricordato nel modo che sarebbe piaciuto anche a lui.
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Il trionfatore finale di questo 20° Meeting, il belga Cris Bruyninx, ha riservato proprio per momento della premiazione il suo commovente saluto a Bruno Novarese a cui aveva già dedicato il proprio modello vincitore del concorso targandolo con molta discrezione “Adieu Bruno”.
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Ottimo secondo Paolo Dappretto, terzo l’anfitrione Ezio Scisco.
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Il confronto tra Monogram e Revel, il tema del Meeting, si conclude con un pari: Alla Revel il concorso in 1/32, alla Monogram l’1/24; in gara poi i trionfi di Franco Uliana sono equamente suddivisi tra Monogram in 1/32 e Revel in 1/24.
Al momento di tirare le somme, ai rinfreschi di sabato e domenica hanno partecipato una sessantina di “appassionati” che in ordine sparso hanno ingoiato 8 kg di agnolotti, 60 involtini di prosciutto in gelatina, 130 panini, 2 torte per complessivi 6 kg, 100 pizze, 140 tramezzini, torte salate, fragole, paste fresche e secche etc. etc.; sarà stato anche per questo che il Meeting continua a battere i propri record di partecipazioni (quest’anno 34 contro i 31 della scorsa edizione) e di partecipazione di stranieri (quindici, provenienti da Stati Uniti, Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna e Svizzera).
L’appuntamento per l’anno prossimo, alla caccia di nuovi record, è sempre per il week-end del Primo Maggio, il tema vedrà lo storico confronto tra i due grandi rivali: Ferrari v/s Ford.
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