Addio Euro, nostro amico brontolone…

Euro era stato uno dei primi, di quelli che avevano preso in mano il pulsante tanti anni fa e non lo avevano più lasciato. Metallo o plastica non faceva differenza, era sufficiente ci fosse una pista nei paraggi, lui c’era ed era fra i più irriducibili appassionati. Nel 1995 fu fra i frequentatori della pista allestita presso i "4 Laghi" a Forlimpopoli, sede l’anno successivo dei Campionati Mondiali metallo e attiva per diverso tempo. Proprio lì era tornato a fine 2002, alla riapertura di quell’impianto dopo qualche anno di chiusura e dove io l’ho conosciuto. Pochi mesi di sfortunata gestione dei locali e quella mitica pista rimase nuovamente abbandonata e poi smantellata, ma da quel luogo partì la nostra nuova avventura che ci condusse nel 2003 a Castiglione di Ravenna, con la "plastica". Euro era con noi, armato di buona volontà e fondatore anche lui del rinnovato club MRC Slot. Il suo sogno di portare una pista nella sua città: Faenza, non si realizzò, ma comunque in Romagna la tradizione dello slot ebbe seguito.
Euro, "il brontolone", cinquantacinque anni e un cuore da ragazzo, con due bambini ancora troppo giovani per perdere il papà. Lui, che guardava con interesse qualsiasi cosa avesse un motore, tradito dalla vita proprio mentre era a bordo di un mezzo spinto solo dai muscoli delle proprie gambe. Tifoso Ferrari, aveva raccolto in casa una ricca collezione di "rosse" del cavallino, tutte rigorosamente slot cars! Euro, il lunatico, pronto a cambiare umore e spesso insoddisfatto quando il modello non era all’altezza delle sue aspettative, tanto da cedere a scatti di rabbia. Se si rendeva conto di non avere chanches staccava il pulsante e andava via, masticando qualche imprecazione. Non gli bastava partecipare, alla faccia di quello scemo di De Coubertin! Nelle competizioni bisogna cercare di vincere, automobili, motociclette o macchinine non fa differenza, questa era la sua filosofia, e lui voleva sempre essere là davanti, a contendersi le prime posizioni. I mezzi li aveva, la grinta, la velocità, la pulizia di guida, la costanza del ritmo; cosciente di avere qualche limite come preparatore era sempre lì, a tormentare Luca Dalmonte, "il maestro della tecnica", per avere ragguagli e carpire i segreti in materia di gomme, motori, telai… Voleva avere l’opportunità di un modello al top delle prestazioni, sicuro di essere un osso duro e di potersela giocare con i migliori, ma ad armi pari.
Ultimamente lo avevamo visto un po’ più inquieto del solito: il lavoro, la famiglia, il recente trasloco, gli avevano lasciato poco spazio e poco tempo per dedicarsi alle sue macchinine, veniva al club il sabato a provare ma poi, se non si sentiva in grado di essere competitivo, sovente disertava le gare. Al suo carattere, a volte un po’ scontroso, ci eravamo però abituati, anzi se fosse stato diverso non lo avremmo più riconosciuto, avrebbe perso quella carica di burbera simpatia che lo rendeva inimitabile. Era uno di noi, un amico vero, e come tale lo si accettava così; anche se imprevedibile era in fondo una sicurezza. Talvolta restava assente per qualche settimana, ma eravamo tutti certi che, con tanta passione per lo slot, sarebbe sempre tornato a frequentare la pista.
A volte lo si punzecchiava, storpiando il suo nome di battesimo: così il nostro caro brontolone diventava "Neuro"; era un modo, forse un po’ stupido, di ironizzare sui suoi atteggiamenti spigolosi e fargli capire che gli volevamo bene, specie chi, come me, già avanti con l’età, aveva bisogno di sapere che perdersi dietro le macchinine, era un vizio che si poteva mantenere anche dopo i cinquant’anni. E infatti a volte, arrivato al club, lo vedevo sul terrazzino esterno, chiacchierare con gli altri fumatori e, mentre parcheggiavo l’auto, sorridevo e dicevo a me stesso: – questa volta Euro c’è! -. Ora invece Euro non c’è più. Non ci sarà mai più.
Ci mancherai tantissimo vecchio orso brontolone; mancherai a tutti, al tuo amico Dalmonte, ad Aldo e a chi ti ha conosciuto, siamo rimasti sconvolti da questo addio imprevisto. Forse pensavi di avere pochi amici, ma tante persone, anche di club lontani che ti hanno incontrato solo qualche volta mi hanno telefonato per manifestare il loro cordoglio, per sapere che ti sono vicini in questo triste passaggio. Mancherai tanto a me, anche se mi facevi incazzare per quel tuo carattere imprevedibile, avrei voluto essere io a "spezzarti le ossa", a cavarti il respiro nei duelli in pista, invece che il destino in una grigia e stupida giornata di dicembre, su una bicicletta. Anche dopo una litigata, davanti ad un boccale di birra, al bar "di sotto", avremmo tutti sopportato i tuoi rimbrotti e fatto pace come sempre, come si fa con amici più veri.
Ciao Euro, non temere, il tuo ricordo ci accompagnerà per sempre, ogni volta che vedremo sfrecciare un auto da corsa, grande o piccola non importa…

Andrea Gulminelli
MRC Slot Ravenna

Riguardo

ambiente, fotografia

3 commenti su “Addio Euro, nostro amico brontolone…

  1. rimango di ghiaccio,l’ho conosciuto poco piu’ di 10 giorni fa’ a irnc di ravenna mi diede anche qual consiglio che io puntualmente ascoltai mi e semprato di conoscere una brava persona, sono molto amareggiato di questa scomparsa porgo le mie piu’ sentite condoglianze alla famiglia

  2. Non so cosa dire,mi mancano le parole per dire quanto sono triste difronte a questa notizia..E’ una di quelle notizie che non vorremmo mai sentire..L’ho conosciuto diversi anni fa’ e mi mancherammo le chiacchierate che ci facevo al vostro club piene di risate,perche’ Euro era unico..E’ vero quello che dice Paco, che forse pensavi di avere pochi amici,ma non era cosi perche’ era impossibile non esserlo..All’apparenza burbero ma con un cuore d’oro..
    Ciao Euro,non sai quanto mi manchera’ venire al tuo club e non vederti piu’ li ad imprecare contro le macchinine che non vanno..Sei e rimarrai unico..
    Addio Euro,grande amico e grandissima persona..
    Sentite condoglianze a tutta la famiglia..
    S.Campriani

    • Anche se non lo conoscevo di persona faccio le condoglianze alla famiglia da parte della pista di Susa.

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